“Creare una sede di Frontex in Sicilia e dare vita ad una solidarietà reale tra gli Stati membri dell’Ue per la ricollocazione volontaria dei profughi”. Sono alcune delle richieste avanzate dall’europarlamentare Salvatore Iacolino, primo firmatario della risoluzione che il Ppe ha approvato e depositato per il voto in Plenaria la prossima settimana a Strasburgo. Voto che precederà il Consiglio europeo del 24 e 25 ottobre.
“Dopo i tragici fatti accaduti a Lampedusa – sottolinea Iacolino – con l’iniziativa ‘Mare Nostrum’, l’Italia si è assunta impegni significativi in materia di pattugliamento, soccorso umanitario e tutela delle frontiere che condividiamo con il resto dell’Europa. È necessario però il rafforzamento dei sistemi di sorveglianza con una condivisione responsabile degli oneri e un’equa ripartizione delle risorse – navi, aerei, elicotteri e personale – da parte di tutti gli Stati membri dell’Ue. Frontex deve funzionare meglio ed è per questo che è fondamentale avere una sezione distaccata nel Mediterraneo ed in particolare in Sicilia, quale piattaforma strategica dell’Ue”.
Infine, conclude Iacolino, “sono convinto che il processo di ricollocazione dei profughi all’interno dell’Unione Europea, almeno su base volontaria, possa rappresentare un serio passo avanti nella politica d’asilo europea, segnata da un’autentica solidarietà fra gli Stati membri. Allo stesso tempo i migranti economici devono essere rimpatriati nei Paesi di provenienza”.