“Roma brucia e Nerone suona la lira”. Così affermano i Consiglieri comunali Civiltà, Gramaglia, Spinnato, Puleri, Sollano e Mirotta di Agrigento a seguito dell’ennesima performance politico – elettorale del sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, a fronte di una città ormai al collasso, soffocata dal degrado urbano, dal carico fiscale al massimo dell’ imponibile e dall’ assoluta mancanza di prospettiva in termini di progetti e di iniziative di sviluppo.
I Consiglieri comunali dichiarano : “se lo si raccontasse ad un non agrigentino non si sarebbe creduti, perché quanto accade ormai è davvero incredibile. La Corte dei Conti, come testimoniato documentalmente dal consigliere Patti, ha appena diffidato il Comune a compiere le misure correttive già sollecitate per anni, ad esempio, ad intervenire sui residui attivi per 71 milioni di euro, e Zambuto invece sbandiera come concluso il risanamento finanziario. Le nuove normative consentono al Comune di assumere interamente il servizio di raccolta dei rifiuti, risparmiando gli utili di impresa a carico dei contribuenti, e invece la Giunta Zambuto progetta l’affidamento del servizio, come risulta dall’atto di indirizzo di costituzione dell’ Aro. La città sprofonda tra incuria e degrado, si pagano fior di tasse per ricevere servizi zero, e il sindaco, nonostante tutto ciò, persevera nel suo unico obiettivo inseguito dal 2007 ad oggi : la scalata ai Parlamenti, regionale, nazionale o europeo. Zambuto corre sul treno Renzi, e la città invece è ferma al palo e indietreggia sempre più. Davvero incredibile. Ma è la verità ”.