Lo scrittore si ferma di fronte ad un foglio bianco, non sa cosa scrivere, non ricorda niente da cui prendere l’ispirazione.

Rilegge quanto scritto nel passato e non ricorda cosa lo avesse ispirato, ripercorre nella sua mente sensazioni e situazioni, prova a ricordare odori e sapori ma niente, il foglio rimane bianco.

Al podista accade più o meno la stessa cosa quando all’impovviso, senza sapere come e, sopratutto, perché non ha più voglia di correre.

Accade così, da un momento all’altro, senza un evento scatenante.

Corre e corre e corre e ad un certo punto si chiede “perché”?

È un momento molto molto brutto perché il podista ha, per definizione, sempre voglia di correre, possono capitare giorni in cui uscire ad allenarsi è più faticoso o più impegnativo ma la voglia di correre c’è sempre.

Se capita invece di aver il rigetto anche solo all’idea di indossare le scarpette ed andare allora è il panico.

Ammettere con noi stessi che tutto ciò in cui abbiamo creduto, e tanto, e che ha rappresentato l’ essenza stessa di una parte importante della nostra vita adesso, senza un apparente motivo, ci fa sentire inutili.

È, con le giuste proporzioni, una situazione equiparabile quasi ad un lutto, ad un fallimento.

Conosco gente che dopo crisi del genere ha smesso e non ha mia più corso ripiegando su altri sport.

Ma non sempre la soluzione è così drastica.

Cominciamo subito a riflettere sul fatto che può accadere e che, anzi, è quasi fisiologico che accada perché la ripetizione costante nel tempo di un’ attività , per quanto bella e gratificante possa essere, può portare ad un rigetto psicologico della stessa.

Razionalazzando dunque sul fatto che non siamo matti ma che ciò che ci accade è altamente probabile che accada, analizziamo i vari possibili rimedi.

L’azione più sensata da compiere è quella di rallentare con gli allenamenti, con le gare, con gli acquisti dedicati solo alla corsa ; occorre secondo me anche allontanarsi da tutta quella gente che parla solo di corsa, quelli che parlano, solo di tempi, di distanze, di personal best.

Via da tutto ciò, facciamo altro.

Andiamo a nuotare e in bicicletta, facciamo lunghe passeggiate ma evitiamo la corsa.

Un altro rimedio potrebbe essere quello di cercare nuovi stimoli negli allenamenti, nuovi compagni di corsa, una nuova Playlist o semplicemente altri percorsi sui quali correre che siano diversi da quelli su cui normalmente ci alleniamo.

Ma non dobbiamo mai mollare.

Oggi scrivo questo a voi per ricordarlo a me, per invitarmi in un momento in cui avrei voglia solo di dar fuoco a tutto quello che ho costruito per darmi alla ginnastichetta delle sciure o al massimo all passeggiate.

Sì perché allenarsi con costanza, curare l’alimentazione, rinunciare alle serate per andare a letto presto, incastrare gli allenamenti con tutto il resto é dura e aver voglia di mollare…..ci sta.

Allora ok rallentiamo ma non ci fermiamo, pieghiamoci ma non spezziamovi.

MAI?