“E’ moralmente ed istituzionalmente scorretto  dichiararsi, a parole,  sostenitori di una iniziativa, quando quella iniziativa, con i fatti, viene poi apertamente ostacolata”. Il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro, si dice dispiaciuto e mortificato per l’atteggiamento assunto da alcuni colleghi di aula Sollano, bravi a mistificare la realtà. Il riferimento è alla questione, trattata nell’ultima seduta, relativa alla tenda delle suore della comunità missionaria “Porta Aperta”. “Incredibilmente la mia mozione che impegnava l’amministrazione Firetto a collocare la tensostruttura in Piazza Stazione, dopo che è stata fatta sgombrare, incomprensibilmente, da Piazza Cavour – spiega Spataro – è stata bocciata con la seguente motivazione che il consigliere Alfano ha diffuso alla stampa. E che io riporto integralmente: per alcune problematiche relative alla possibilità di concedere una porzione dello spazio antistante la stazione Centrale delle Ferrovie dello Stato, in quanto la concessione in uso che FS nel lontano 1937 aveva sottoscritto in favore del Comune di Agrigento limitava tale facoltà.

Passiamo ai fatti – osserva Spataro – partiamo dalla lettera scritta da Rfi il 26 giugno scorso che recita: Rete Ferroviaria Italiana si esprime favorevolmente alla collocazione temporanea della tensostruttura in piazza Marconi. E ora andiamo oltre con la dichiarazione formale del dirigente del settore Patrimonio di Palazzo dei Giganti.  Vista l’autorizzazione alla Comunità Missionaria Porta Aperta, da parte di RFI, alla collocazione temporanea della tensostruttura, il sottoscritto ritiene di non dover adottare alcun provvedimento. Le verifiche sotto il profilo tecnico-urbanistico esulano dalla competenza dello scrivente.

Questo è dunque il reale quadro della situazione – sottolinea Spataro – è evidente allora che qualcuno o più di qualcuno mente sapendo di mentire, provando a cambiare le carte in tavola per intestarsi battaglie condotte da altri. Non vedo pareri contrari o limitazioni da parte di Rfi, ragion per cui l’atto di indirizzo proposto nell’ultima seduta del consiglio comunale, dopo avere bocciato incredibilmente la mia mozione, non sta né in cielo, né in terra. E’ stato solo un atto strumentale, quello di volere individuare altre aree,  per ostacolare, non so per quale recondito motivo,  il ritorno in città della tanto apprezzata “tenda lo slancio”, rimossa coattivamente da Piazza Cavour, dove rappresentava ormai un importante punto di riferimento ludico-ricreativo, culturale e religioso. A questo punto, con l’autorizzazione positiva rilasciata anche dalla Sovrintendenza di Agrigento, non ci sono alibi – conclude Spataro –  e  trattandosi di un atto meramente amministrativo, al di fuori di qualsivoglia volontà politica, invito il dirigente dell’Urbanistica a volere provvedere ad esprimere il parere di competenza”.