Peppino Tirri vuol riflettere. Non lascerà la vicepresidenza dell’Akragas ma è pronto a farsi da parte e a far spazio ad un direttore sportivo che la “minoranza” vorrà proporre.

E’ in buona sostanza l’esito dell’incontro che l’amministratore delegato akragantino ha avuto con i dirigenti che lo hanno messo in forte discussione dopo le ultime deludenti prestazioni casalinghe.

“Sono stato accusato di non aver saputo approntare una squadra all’altezza della situazione – ci ha spiegato Tirri – ma nessuno poteva prevedere all’inizio del torneo che avremmo avuto quattro assenze pesanti (Aveni, Scrugli, Thiago Cazé e Almiron). Visto come era partita la squadra, con un organico al completo, centrare la salvezza sarebbe stato un obiettivo facilmente raggiungibile. Non potevamo neanche prevedere che un giocatore come Madonia, che ha segnato 50 reti negli ultimi tre campionati, potesse avere un inizio di stagione così deludente. Non ho la sfera di cristallo, non sono un mago. Mi sono assunto le mie responsabilità – ha proseguito Tirri – e visto quanto hanno scritto dai dirigenti nella lettera di risposta a Giavarini, ho deciso di prendere del tempo. Non intendo abbandonare l’Akragas e rimarrò vice presidente, ma voglio riflettere e sono pronto ad ascoltare le proposte che vorranno fare. Se pensano di trovare un direttore sportivo che possa lavorare meglio, che possa trovare i rinforzi giusti per la squadra, ben venga”.

In merito alle decisioni di lasciare la squadra assunta da Savanarola e Sabatino, Tirri ha spiegato: “Il clima che si è venuto a creare nelle ultime settimane, non ha fatto bene ai giocatori. Qualcuno ha temuto che alcune certezze potessero venire meno ed hanno deciso di andare altrove. La trovo una decisione normale nel calcio. Sulla guida tecnica, tengo a precisare che molti giocatori hanno accettato di venire ad Agrigento, anche se consapevoli che avrebbero percepito somme inferiori rispetto ad altre piazze, perché c’era Legrottaglie in panchina. Se lui dovesse andare via, non escludo che altri giocatori potrebbero prendere decisioni simili per giocare altrove e guadagnare anche di più, e ricostruire una squadra durante la sessione invernale del calciomercato, non sarebbe così semplice” ha concluso Tirri.