La retrocessione del Calcio Catania dalla serie A alla B avrebbe causato un sensibile calo di volume d’affari della società. E sarebbe a causa di ciò, e al conseguente andamento negativo del bilancio provvisorio allo scorso 30 giugno, che la società ha annunciato il licenziamento di 10 dipendenti (tra amministrativi, addetti alla contabilità, magazzinieri, commesse, giardinieri, manutentori) su un totale di quindici assunti. Lo rende noto la Slc Cgil di Catania, a cui la notizia dell’avvio di procedura di mobilità – che riguarda i lavoratori del centro sportivo “Torre del Grifo” e i puntivendita “Catania Point” di Catania e Mascalucia, che non
risulterebbero più redditizi – è arrivata direttamente dal Calcio Catania.
“Ancora una volta – dice il segretario generale della Slc Cgil Davide Foti – sono i lavoratori che pagano per primi il prezzo di una mancata capacità imprenditoriale in questo caso, anche di una scarsa lungimiranza. Dieci nuovi licenziamenti oggi colpiscono altrettante famiglie in un momento di grave crisi economica. La Slc Cgil, insieme alle altre sigle, vuole
garantire il proprio impegno ai lavoratori indipendentemente dalle rappresentanze sindacali in azienda”.
”Tenteremo ancora di salvare il salvabile – conclude il sindacalista – affinché il declino di una società, oggi resa ancora più fragile dalle vicende giudiziarie che vanno ben oltre la retrocessione, non venga pagato in prima persona da incolpevoli cittadini lavoratori”.