Il PD Siciliano incassa le dimissione della vicesegretaria Mila Spicola. Ufficialmente i motivi sono dettati da una difficoltà nel conciliare il ruolo di vicesegretaria del partito, “ruolo che ha bisogno di attenzione e presenza continua nel territori” con l’incarico presso il Ministero della Pubblica Istruzione non come docente a Palermo, ma a Roma, nella segreteria del sottosegretario Davide Faraone.
“Conservo comunque il ruolo – ha spiegato Spicola -, insieme a Teresa Piccione e Concetta Raja, di componente per la Sicilia della Direzione Nazionale del Partito Democratico. Rimango, come sempre, al servizio del partito e della mia terra”.
“In quanto tale mi permetto di rilevare, come già avevo fatto pubblicamente, che le vicende riguardanti le amministrative nelle città di Marsala, di Agrigento e di Enna denotano una certa confusione di azione – osserva – da parte degli organismi territoriali preposti, per usare un eufemismo. Sono stata Cassandra nell’esprimere pubblicamente, unica a farlo, in tempi non sospetti la mia perplessità su Agrigento. Era la sola dichiarazione che potevo fare, pur essa criticata, vista l’autonomia di decisione degli organismi territoriali, su scelte poco opportune e da me non condivise mentre ho condiviso il documento elaborato dai renziani agrigentini“.