SCIACCA. Due perizie di variante per le quali la Regione non ha ancora dato il via libera bloccano il completamento dei lavori di riqualificazione dello Stazzone. Da tre mesi il cantiere è fermo. Domani il progettista, Toni Bilello, e il responsabile del procedimento, Cosimo Barone, si recheranno al dipartimento Lavori pubblici della Regione per verificare lo stato delle cose. Le perizie di variante, nell’ambito delle somme a disposizione, riguardano il potenziamento dei corpi illuminanti, la collocazione del “tappetino” in asfalto. Aspetti marginali di un progetto in larga parte già realizzato con il finanziamento regionale di un milione e 820 mila euro. Dopo la pausa natalizia il cantiere è rimasto bloccato. A lavori non ancora ultimati, ci sono già stati i primi atti di vandalismo ed i residenti hanno chiesto una maggiore tutela delle opere già realizzate anche con la collocazione di telecamere. «Non appena arriverà il via libera dalla Regione- dice il progettista, architetto Toni Bilello – entro qualche settimana i lavori saranno completati e verrà rimossa la recinzione di cantiere». A giorni il Comune dovrà procedere alle gare per la fornitura degli arredi, delle piante ornamentali e delle mappe tattili per ipovedenti per una spesa complessiva di circa 130 mila euro. Un bando riguarderà anche la realizzazione e la collocazione di un’opera d’arte. Potranno partecipare gli artisti del territorio. «Gli arredi saranno collocati intorno al mese di giugno – dice il progettista – completato tutto l’iter previsto». Una decina di punti luce, sul molo, sono già stati distrutti. Le panchine collocate sul lungomare sono state più volte imbrattate. Dallo Stazzone è partita la richiesta al sindaco affinchè «le opere di riqualificazione vengano tutelate». I residenti sollecitano anche maggiori controlli nella zona da parte delle forze dell’ordine. Ancora niente da fare, invece, per il collegamento dal borgo alla via Ferdinandea per alleggerire il traffico, evitando “l’imbuto” delle auto. «Quest’aspetto rischia di penalizzare il progetto – dice l’architetto Bilello – perché la circolazione automobilistica non potrà essere certo scorrevole senza uno sbocco nella parte a monte dello Stazzone. E allora se non è possibile realizzare l’anello bisognerà pensare a soluzioni diverse come la zona a traffico limitato». Il Comune da mesi cerca di trovare una soluzione per collegare lo Stazzone alla parte superiore ed evitare “l’imbuto” al centro della località balneare.
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