È allarme “Quota 100” . Il sindaco di Agrigento scrive ad Anci perché sollevi la questione presso il Governo: “Serve un piano di assunzioni per i Comuni”. Niente turn over da anni e sul Comune di Agrigento con quota 100 è pronta ad abbattersi un’altra mannaia. Ai tagli di risorse finanziarie si aggiunge una graduale emorragia di personale. Dal 2015, anno di insediamento del sindaco Lillo Firetto, ad oggi gli impiegati al Comune di Agrigento si sono ridotti del 15, 7%  e si ridurranno progressivamente quest’anno fino a toccare il 19,8% e lasciando vuote in totale 116 scrivanie. Quel che più desta preoccupazione è il mancato rimpiazzo di unità nel settore tecnico e la progressiva quiescenza di dirigenti e funzionari. Ma i timori invero investono tutti i settori e ciò si traduce in difficoltà sempre più pressanti nell’erogazione di servizi anche essenziali per il cittadino. Dal 2015, quando erano in servizio 585 dipendenti (dati febbraio), di cui 192 a tempo determinato, sono andate in pensione 17 persone nel 2015, 21 nel 2016, 25 nel 2017 e 29 nel 2018, per un totale di 92 dipendenti. Al dicembre 2018 l’organico di 585 dipendenti, di cui solo 319 a tempo indeterminato, si è ridotto a 493 con una perdita di 92 unità.  La previsione di cessazioni al 2019 è di altri 24 dipendenti in meno. Sono cifre che pesano sul Comune.  Di questi, due sono dirigenti amministrativi, cinque funzionari direttivi categoria D3, un funzionario direttivo tecnico, tre funzionari di vigilanza categoria D, quattro funzionari amministrativi, tre funzionari di assistenza sociale, un funzionario contabile, per un totale complessivo di 2 dirigenti amministrativi e 17 funzionari di categoria D.  Le previsioni delle cessazioni di rapporto di lavoro con il Comune di Agrigento sono per il 2019 di un dirigente tecnico, due funzionari direttivi tecnici, un educatore, due istruttori tecnico e amministrativo, due esecutori, amministrativo e tecnico operativo, un contrattista, due operatori polifunzionale e tecnico. Delle 24 unità in meno in organico,  15 sono per pensionamento anticipato con “Quota 100”. “Succede ad Agrigento – afferma il sindaco Firetto – e accade in tutti i Comuni della Sicilia e d’Italia.  Quota 100 è positiva per chi ha interesse ad andare in pensione anticipatamente, ma pone un problema ai Comuni non indifferente, perché l’età media dei dipendenti è molto alta e possiamo solo essere pessimisti per il futuro. Da quando non si fanno concorsi? Il rinnovo dell’organico con personale più fresco e preparato a sfruttare le opportunità di nuove tecnologie può essere solo un vantaggio per una macchina vecchia come quella comunale. Ma occorre che il Governo trovi la soluzione in tempi brevi per sbloccare nuove assunzioni”. Il sindaco ha investito della problematica l’Anci, portando come esempio gli effetti di pensionamenti senza turn over incrementati da “Quota 100” . “Serve un piano di assunzioni, che accompagnato dalla stabilizzazione di personale a tempo determinato possa garantire i servizi – sostiene Firetto – senza questo piano non si può garantire neanche quel che si è assicurato finora a fatica e malgrado le scarse risorse. Servono persone nuove, giovani, preparate, dinamiche. Quel che è peggio è che in pensione andranno in poco tempo, tra quota 100 e raggiungimento di limiti di età, anche numerosi dirigenti. Avremo interi servizi senza guida e senza responsabili”