Quando l’hard disk all’interno di un computer si danneggia, può accadere che il dispositivo non sia più in grado di avviarsi: il problema è che a quel punto non è più possibile utilizzare – o estrarre – tutti i file che sono archiviati nel device. Ecco perché diventa fondamentale riuscire a recuperarli, soprattutto se si tratta di file importanti, magari perché usati per il lavoro o perché riguardano ricordi preziosi per la vita personale. Prima di tutto procuratevi un dispositivo di memorizzazione esterno, sarà indispensabile per mettere al sicuro i file una volta recuperati. Ci sono molte proposte interessanti online, ad esempio un buon hd esterno su Yeppon si trova in offerta anche a meno di 40 euro.

Recuperare i file, Come fare?

Il disco di installazione di Windows

Una prima via che si può percorrere consiste nel fare affidamento al disco di installazione di Windows, utile quando il problema è dovuto a un errore del disco o al sistema operativo. Si tratta di modificare l’ordine di avvio di computer nel bios: una volta inserito come prima opzione l’avvio da CD, si deve riavviare per fare in modo che il contenuto relativo possa essere caricato. L’utente viene guidato dal disco per procedere all’installazione, ma possono essere fornite anche le istruzioni per procedere alla riparazione dell’installazione corrente. Se, tuttavia, non si ha a disposizione un disco di installazione di Windows, ci si può affidare comunque a Puppy Linux o a un altro tipo di Linux Live CD. L’installazione è davverosemplice, e permette di sfruttare l’esplora risorse di Linux per recuperare i file; l’interfaccia con cui si opera è paragonabile a quella di Windows.

Un programma esterno

Per recuperare i file da un computer che non si avvia più si può adoperare anche Paragon Rescue Kit o comunque un altro programma esterno. Si tratta di una soluzione gratuita grazie a cui non solo è possibile recuperare i file, ma anche recuperare una partizione cancellata e ripristinare l’avvio di Windows. Una volta che è stata creata un’immagine ISO, essa può essere masterizzata su CD o essere trasferita su una penna USB.

Cosa fare se il disco è rotto

Quando si ha a che fare con un disco rotto si può provare una strada diversa rispetto a quella vista in precedenza: il software DataRescue DD può riuscire là dove tutti i programmi visti in precedenza hanno fallito, ed è utile anche quando non si ha la possibilità di copiare i file. Questo software è del tutto gratuito e permette di creare un’immagine del disco rotto, in modo tale che essa possa essere ripristinata in seguito su un disco nuovo. Ovviamente per riuscirci è necessario mettere il disco su un computer diverso dopo averlo estratto, e ciò è consigliabile unicamente nell’eventualità in cui il pc non sia più in garanzia.

Come si estrae il disco

Per estrarre il disco, occorre ovviamente spegnere il computer e staccare la corrente, per poi aprire il case e staccare i cavi del disco. A questo punto lo si può collegare come disco secondario a un altro computer, usando una presa SATA libera. Dopo che il pc è stato avviato con Windows, è sufficiente chiedere che i dati del disco rotto siano trasferiti in un’immagine DD, vale a dire un file archivio.

L’ultima alternativa

Infine, l’ultima alternativa è quella che deve essere presa in considerazione quando il computer non si accende più: in tale circostanza non c’è altro da fare che estrarre il disco per metterlo su un computer diverso. Ciò è necessario tutte le volte che il computer non riesce a funzionare neppure con un disco di installazione di Windows o ricorrendo a un CD live: la colpa potrebbe essere di un componente danneggiato, ma non è detto che si tratti dell’hard disk. La soluzione da provare consiste, quindi, nell’aprire il computer per tirare fuori il disco, che può – dunque – essere collegato a un altro computer. I file possono, così, essere recuperati. Si tratta di un procedimento non troppo complicato per i pc desktop, mentre è un po’ più elaborato per i portatili.