Che ormai il Comune di Aragona sia ad un passo dal dissesto, è cosa nota a tutti.

Nonostante le rassicurazioni fornite nel corso della campagna elettorale dello scorso anno, dalla compagine politica che affianca il sindaco Peppe Pendolino, di fatto a pochi mesi dal suo insediamento, poco o nulla è stato fatto di quello che aveva promesso.

Durante un suo comizio elettorale del giugno 2017, il sindaco Giuseppe Pendolino, aveva dichiarato che  sperava “di risparmiare per il 2018, sulla tassa dei rifiuti almeno il 15% in bolletta. Questo è un impegno – gridava Pendolino  dal palco di Piazza Umberto I – che ci prendiamo pubblicamente oggi, davanti a tutti”.

Ma invece, quello che i cittadini aragonesi si sono ritrovati è un aumento di circa del 20%  della TARI.

Ci risulta davvero difficile, credere che il Sindaco e i suoi alleati politici, non sapessero della drammatica situazione economica e finanziaria dell’Ente. Anche perché, il consiglio comunale  si è riempito di “vecchi pezzi” della politica, che siedono sugli scranni dell’Aula Consiliari da diversi anni. Forse di nuovo, ci sono le mogli di ex consiglieri comunali. Ma questo poco importa.

Ma non finisce qui. Perché il Primo Cittadino, ha voluto fare un ulteriore regalo pasquale ai suoi concittadini. Infatti agli aragonesi in questi giorni, vengono consegnate anche le bollette con il conguaglio del canone idrico per gli anni 2014,  2015 e 2016, che tra l’altro in passato furono dichiarate illegittime e ritirate.

Forse, quello che manca al Sindaco e alla sua Giunta, è l’esempio da fornire. Di fronte ad un Ente al collasso, nessun membro della Giunta ha avvertito la necessità di rinunciare all’indennità?

Sì, perché, alla fine a pagare devono essere sempre i “soliti noti”.

A proposito, vorremmo chiedere al sindaco, che fine abbia fatto la tanto decantata lotta all’evasione e quali provvedimenti finora abbia intrapreso in tal senso.

Ci aveva anche parlato di decoro urbano. Ma di decoroso, forse sono rimasti solamente i cittadini onesti che pagano le tasse.

La nostra redazione, oltre un mese fa, aveva inviato una PEC al Primo Cittadino, chiedendo se confermava la notizia, riportata dal giornale online “Agrigentonotizie”, secondo la quale  la Corte dei Conti, aveva evidenziato che  il Comune di Aragona aveva affidato il  servizio di riscossione dei tributi ad una  società,  che poi pur avendo incassato le tasse non ha versato i soldi nelle casse comunali.

Ma il sindaco, ha preferito non rispondere alla nostra domanda.