Il campionato di Serie A2 di basket osserva un turno di riposo. Si conclude oggi, infatti, a Jesi, la Final Eight di Coppa Italia e per quest’anno, seconda volta in sette stagioni con Franco Ciani sulla panchina, la Fortitudo sarà semplice spettatrice. Una kermesse che, come ammette lo stesso coach, avrebbe consentito ancora una volta di portare con orgoglio il nome di Agrigento in una manifestazione così importante, e di maturare esperienze immersi in un simile avvenimento e appuntamento.
“La nicchia riservata a una competizione che ci è sempre stata familiare – scrive il coach friulano sul blog del sito ufficiale della Fortitudo – ci concede di vivere una settimana all’insegna del recupero degli infortunati, della ricarica di energie fisiche e mentali, dell’assimilazione di qualche nuovo spunto tecnico e tattico da portare sul proscenio di un finale di stagione difficile, emozionante, incerto, vibrante e infido”.
A Ciani preoccupa la concessione di sette giorni di riposo alle menti dei “giganti”, “proprio per non correre il rischio – spiega – di annacquare le sensazioni maturate nella gelida mattinata biellese, all’indomani di una sconfitta che avrebbe potuto non esserci”. Sarà l’occasione per riflettere sui quei dettagli che fanno la differenza e sulle “gare decise dalle percentuali al tiro sulle situazioni di scarico perimetrale, dalla velocità e precisione di rotazioni, da un centimetro di differenza, apparentemente irrilevante e banale, ma di fatto caratterizzato da un peso specifico importante e addirittura condizionante”.
In una stagione costellata da infortuni più o meno “importanti”, la pausa rappresenta l’occasione per rifiatare dopo le ultime intese giornate e preparare nel migliore dei modi, i prossimi due mesi, quelli preposti a emettere verdetti definitivi. Mancano sette partite alla fine, poche le occasioni per fare i punti necessari ad agganciare definitivamente il treno dei play-off, tenendo a distanza le paludi dei play-out.
“Sette finali – prosegue Ciani – da vivere tutte di un fiato, da vivere tutti insieme, da vincere tutti insieme, senza dietrologia e senza ridare vita a tutte le variegate sensazioni vissute nel passato, con la consapevolezza che i colori con i quali tinteggeremo il nostro futuro non potranno che nascere sulla tavolozza della nostra quotidianità, amalgamando le tenui tinte pastello tanto care a un gruppo coeso e i toni forti della determinazione e della fame di vittoria”.
Intanto dall’infermeria arrivano buone notizie: Ruben Zugno sta recuperando velocemente dall’intervento al ginocchio per l’asportazione del menisco. Inizia, a piccoli passi, anche la ripresa di Paolo Rotondo: seppure a ritmi blandi, lo sfortunato “centro” è tornato a palleggiare mentre Giacomo Zilli è già pronto a tornare in campo.