I consiglieri comunali di Agrigento, Pasquale Spataro, Giovanni Civiltà, Calogero Alonge e William Giacalone, di Forza Italia, intervengono nel merito della proposta di Bilancio di previsione trasmessa dalla giunta Firetto al consiglio comunale, adesso impegnato nell’esame.

I consiglieri, che prospettano il voto negativo al Bilancio da parte di Forza Italia, sollevano diverse riserve, e, tra l’altro, affermano: “Nella relazione dei Revisori dei conti, gli stessi Revisori si soffermano sul problema della nomina del portavoce del sindaco, che costa alle casse comunali 18mila euro all’anno.

I Revisori sottolineano che, per procedere a nomine di questo tipo, è necessario un apposito piano delle collaborazioni autonome di cui il Comune non è dotato. Come è possibile allora che il sindaco abbia potuto nominare il suo portavoce, con l’ordinanza sindacale numero 107 del 21 luglio 2015, senza il piano indicato? E poi, in un momento in cui gli Agrigentini pagano un aumento di 2 milioni e 500mila euro di tassa sui rifiuti, con un 15% in più rispetto allo scorso anno, come si può mantenere il portavoce a carico degli Agrigentini quando all’interno del Comune ci sono tante professionalità valide da potere, appunto, valorizzare?

Chiediamo: solo gli Agrigentini devono continuare a pagare mentre l’amministrazione ed i suoi collaboratori continuano a percepire le proprie ricche indennità? Noi di Forza Italia salutiamo il portavoce, e anche il capo di gabinetto del sindaco che ci costa altri 45mila euro all’anno, perché sicuramente non li troveremo anche nel 2018 a fronte di quanto affermato dai Revisori che diffidano nella propria relazione il Comune a porre in essere solo spesa di cui é giuridicamente obbligato. Auspichiamo dunque che la revisione ad opera dei Revisori dei conti del Comune smonti al più presto il castello di sprechi e privilegi non dovuti, e in barba ai cittadini, costruito dall’amministrazione Firetto” – concludono Civiltà, Spataro, Giacalone e Alonge.