Anche quest’anno l’Accademia di studi mediterranei renderà omaggio ai “giusti” con un’iniziativa che ricalca quella delle due edizioni precedenti. E’ prevista una tavola rotonda che avrà luogo il giorno 1 dicembre alle ore 9,15 nella Sala delle conferenze di Casa Sanfilippo, sede dell’Ente Parco, e poi la dedicazione di cinque alberi nel giardino dei Giusti.

Dopo l’introduzione del presidente dell’Accademia avv. Diego Galluzzo ed i saluti di rito del sindaco Calogero Firetto, del prefetto Nicola Diomede, del direttore dell’Ente Parco Giuseppe Parello e del provveditore agliu studi Raffaele Zarbo, avranno inizio i lavori che sdaranno presieduti dallo stesso prefetto. Sostanzialmente i relatori parleranno delle cinque personalità cui saranno dedicati gli alberi del “Giardino dei Giusti”: mons. Enrico Del Covolo, Magnifico rettore della Pontificia università lateranense, farà conoscere le doti di Pietro Rossano che fu vescovo ausiliare di Roma per la cultura fino al 1991, data della morte, insegnò teologia delle religioni e fu un grande fautore del dialogo ecumenico; il presidente del tribunale di Agrigento dott. Pietro Marcia Falcone parlerà del giudice Giovanni Falcone, martire della causa della Giustizia; il questore dott. Maurizio Auriemma si occuperà di Boris Giuliano, funzionario di polizia anch’egli caduto per mano mafiosa, la direttrice di Gariwa dott. Angela Ultranova Radice si occuperà di Moshe Bejski che fu un magistrato israeliano e presidente della commissione dei Giusti. Infine la giornalista prof. Marisa Cecilia Sangiorgi parlerà di Marianella Garcia Villas, politica ed avvocato del Salvador che fondò la commissione per i diritti umani nel suo paese e fu collaboratrice del vescovo Oscar Romero che venne poi assassinato. Venne arrestata ed uccisa dai militari del regime salvadoregno nel 1983.

Alle ore 12 dello stesso giorno nella via Sacra della Valle dei templi avrà luogo la dedicazione a tutti e cinque di altrettanti alberi e di cinque stele nel “Giardino dei Giusti” inaugurato nell’edizione del 2015 con la messa a dimora del primo albero che venne dedicato a don Pino Puglisi, il prete palermitano ucciso dalla mafia.