resce la produzione di pistacchio di Raffadali nel territorio di Agrigento, previsti nuovi investimenti per incrementare le colture, mentre le aziende del settore si preparano ad un’annata che si preannuncia ottima sul fronte della qualità e della quantità, in attesa del riconoscimento ufficiale della Dop. Oggi ad Agrigento è stato presentato il programma della terza edizione della Festa del Pistacchio di Raffadali prevista il 22, 23 e 24 settembre a Raffadali. L’evento è promosso dall’Associazione per la tutela pistacchio di Raffadali e patrocinato dall’Assessorato Regionale Agricoltura.
“I risultati delle analisi organolettiche ci permettono di avviare il processo di caratterizzazione ai fini del riconoscimento DOP – afferma il presidente dell’associazione Calogero Frenda, questo ci permette di valorizzare al meglio l’identità di questo prodotto e il territorio che lo produce. Con la terza edizione della Festa del pistacchio di Raffadali si rinnova un appuntamento che mira a promuovere le eccellenze della nostra produzione agroalimentare attraverso il pistacchio. Numerose le iniziative in programma: un percorso del gusto con i prodotti a base di pistacchio; dal gelato, ai dolci, dalla birra alla salsiccia, dalla pizza al formaggio; degustazioni di Vini Doc Sicilia ( Nero d’Avola e Grillo) e vini da dessert ( Passito di Pantelleria e Malvasia delle Lipari), laboratori del gusto e show coking che vedranno la partecipazione dello chef Pino Cuttaia e di Slow Food”.
“L’incremento registrato nella produzione di pistacchio rappresenta un segnale importante per questo territorio – afferma Salvatore Gazziano, componente dell’Ufficio di gabinetto dell’Assessorato Regionale Agricoltura. Sosteniamo con forza l’iniziativa portata avanti dall’Associazione per la tutela del pistacchio di Raffadali che sta mettendo assieme un centinaio di aziende tra produttori e trasformatori con l’obiettivo di promuovere e tutelare questo prodotto. L’Assessorato Agricoltura negli ultimi mesi ha finanziato un progetto di ricerca, in collaborazione con l’Università di Palermo per la tutela fitosanitaria del pistacchio nel territorio di Agrigento e sta seguendo con attenzione tutte i percorsi che mirano all’aggregazione tra i produttori e alla tutela della biodiversità che rappresenta il vero punto di forza della filiera agroalimentare”.