Al termine della partita, un gruppo di tifosi ha inveito contro il presidente dell’Akragas, Silvio Alessi: “Le contestazioni ci possono stare quando c’è motivo – ha detto il presidente -. La squadra ha disputato due ottime partite, per oltre 70 minuti è stata in netta supremazia, non vedo motivi per contestare, a meno che la contestazione non sia dovuta ad altro. Non capisco cosa spinga una parte dei tifosi a contestare chi per 6 anni ci ha messo la faccia, i soldi ed il proprio tempo, vuol dire che non ho capito nulla del mondo del calcio.
Abbiamo cercato di allestire una squadra ai limiti delle nostre possibilità e che non ha assolutamente sfigurato in queste.
Vedremo se nei prossimi giorni ci saranno le condizioni per continuare questa avventura o rimettere la squadra nelle mani di chi oggi potrebbe essere in grado di portare avanti questa avventura”.
L’occasione è stata utile per capire dove l’Akragas giocherà le prossime partite: “Abbiamo incontrato il presidente Gravina al quale abbiamo prospettato le nostre problematiche relative alla mancata fruizione dello stadio. Si è cercato di trovare una soluzione con una autorizzazione di tre-quattro mesi nelle more che si attivi l’iter per la realizzazione dell’impianto di realizzazione. Chiederemo un muto e nella fase successiva proveremo a fare deliberare la richiesta dal Consiglio e realizzare l’impianto. E’ l’ultima chance che ci concede la Lega. Nel momento in cui i lavori dovessero iniziare, si procederà “per settori”. Si potrebbe dunque giocare all’Esseneto” ha concluso Alessi.