“Il tema dell’accoglienza è di dimensioni europee, non solo nazionali: per questo chiedo al governo italiano di impegnarsi attraverso la legge di Bilancio, ma al tempo stesso di far sentire la propria voce a Bruxelles per trovare una soluzione ed evitare di dare seguito a quello che apparirebbe come un comportamento da ‘strozzini’”. Lo dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa, a proposito della scadenza della moratoria fiscale che era stata concessa all’isola per l’emergenza immigrazione, e che adesso costringerebbe i cittadini a pagare sette anni di arretrati.
“Lampedusa da 25 anni è isola dell’accoglienza, la ‘Porta d’Europa’ chiamata a farsi carico del dramma umanitario di migliaia e migliaia di persone – aggiunge Martello – e tutto questo ha avuto ripercussioni pesantissime sulla nostra economia e sul nostro turismo, soprattutto negli anni successivi alla Primavera Araba. Presentare ai lampedusani una maxi-cartella esattoriale a fronte di tutti i sacrifici che hanno fatto per l’Italia e per l’Europa sarebbe una beffa inaccettabile”.