A poco più di sei mesi dalla data di immissione in servizio di quarantotto psicologi borsisti, per merito di un’avveduta intuizione della Direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, sono sorprendenti i bilanci delle azioni intraprese, i volumi d’attività e le richieste di sostegno pervenute al servizio. La scommessa dell’Asp di Agrigento di affidare un incarico annuale ad otto professionisti in ambito ospedaliero e a quaranta presso i servizi distrettuali, ha fatto dell’azienda agrigentina una sorta di esperimento pilota sul panorama regionale i cui risultati stanno confermando la centralità del ruolo dello psicologo nel migliorare gli esiti di cura.

“L’analisi dell’andamento del progetto dimostra l’efficacia dell’approccio globale al paziente – dichiara il direttore generale Asp, Salvatore Lucio Ficarra – e conferma la decisione di questa amministrazione, presa già nel 2014 a pochi mesi dal suo insediamento, di prevedere un’adeguata copertura del profilo dello psicologo in pianta organica nella previsione dello sblocco delle assunzioni”.

Gli psicologi borsisti sono impegnati, in ambito ospedaliero, presso le unità operative di oncologia, hospice, cardiologia, ginecologia, fisioterapia ed area di emergenza dei presìdi di Sciacca, Agrigento e Canicattì. La loro presenza in corsia si è aggiunta a quella degli altri professionisti che hanno prestato e prestano servizio presso diverse sedi territoriali distribuite su tutto il territorio aziendale e particolarmente attive nella cura dell’alzheimer e di diverse forme di autismo. In tempi in cui vige ancora il blocco dei concorsi, L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento li ha assunti, per la durata di un anno, grazie ai cosiddetti P.A.F.V. cioè dei progetti aziendali con fondi vincolati resi disponibili dall’adozione, da parte dell’Assessorato regionale alla salute, delle schede progettuali relative all’attuazione di specifiche linee del PSN.

“Il ruolo capillare svolto dagli psicologi e la massiccia richiesta di sostegno che riceviamo da parte dell’utenza – afferma la responsabile del Servizio di psicologia, Valeria Marchica – dimostra ampiamente la valenza del supporto socio-sanitario reso dagli psicologi. Un ruolo che, dicerto, non è un optional, un corollario alla terapia medica ma fa ampiamente parte del percorso di cura; la presenza dello psicologo facilita la compliance del paziente alla terapia e incrementa la positività degli esiti delle cure”.