Quale futuro attende l’Akragas? E’ ipotizzabile una salvezza – sul campo – dopo le dichiarazioni del Presidente Silvio Alessi?

La situazione in casa Akragas è a dir poco enigmatica.

Proviamo a ricapitolare quanto accaduto nella giornata di ieri. Nella mattinata, Peppino Tirri viene convocato dal sindaco di Agrigento che vuol capire quali siano i progetti futuri dell’Akragas, con particolare riferimento alla gestione dello stadio Esseneto e alla realizzazione dell’impianto di illuminazione.

Tirri fornisce garanzie “verbali” al primo cittadino, rassicurandolo sulla volontà di proseguire un progetto che va al di là della salvezza sul campo. L’amministratore delegato biancazzurro, conferma a Firetto che l’Akragas realizzerà l’impianto di illuminazione per il quale tutte le formalità (o quasi tutte) sarebbero già state espletate.

Realizzare l’impianto, spiega Tirri a Firetto, è la condizione essenziale per poter richiedere, in caso di retrocessione, il ripescaggio in Lega Pro grazie anche al fatto che la vendita dei pezzi pregiati della rosa consentirebbe di poter ripianare molti debiti.
Dunque, ai nastri di partenza della prossima stagione, si presenterebbe una società solida.

Detto questo, sembra che a prescindere dall’ingresso in società di nuovi finanziatori, la società sarebbe in grado di proseguire il campionato senza particolari patemi.

Nel pomeriggio inoltrato arriva invece la doccia fredda, un lungo comunicato stampa di Alessi che sa di commiato, una resa, una presa d’atto di un fallimento gestionale-sportivo (anche se non si paventa affatto la sparizione del club) che punta il dito contro le trattative con altre cordate di imprenditori non andate a buon fine nonostante, dice Alessi “noi con grande disponibilità abbiamo messo a disposizione i libri contabili, e quant’altro richiesto, al fine di poterli mettere nelle condizioni di valutare attentamente la situazione contabile”.

Si scopre che nelle ultime settimane, la società avesse intrapreso trattative con almeno tre gruppi imprenditoriali. Uno di questi è stato direttamente sollecitato dall’assessore allo sport ed ex dirigente dell’Akragas, Giovanni Amico il quale, interpellato da noi sul punto, si è limitato a preannunciare una conferenza stampa durante la quale saranno portate alla luce tutte le comunicazioni intercorse con la dirigenza biancazzurra sin dal mese di novembre scorso.

Si saprà finalmente – sentendo un’altra campana – quanta disponibilità c’è stata da parte della società in questi due mesi.

Intanto la decisione del Consiglio di Amministrazione ha scatenato le ire dei tifosi akragantini che si sono sentiti traditi. Nel mirino sono finiti principalmente Marcello Giavarini, reo di aver abbandonato la nave nel pieno della stagione, e Peppino Tirri che di fatto gestisce la situazione.

Il profilo facebook dell’azionista di maggioranza Giavarini è costantemente bersagliato dai commenti e l’imprenditore licatese ha addirittura eliminato dalla copertina i colori biancazzurri.
La situazione è in evoluzione.