“Le parole e i buoni propositi non servono più. Il dissesto finanziario al Comune di Agrigento si evita solo attraverso tagli veri e concreti, intervenendo su quelle voci in uscita che non risultano essenziali per la vita dell’Ente”.

I consiglieri di Forza Italia di aula Sollano, Giovanni Civiltà, Pasquale Spataro e William Giacalone, hanno presentato un pacchetto di emendamenti allo schema di bilancio di previsione, relativo all’anno che sta per concludersi, e al pluriennale 2016-2018, la cui discussione è calendarizzata per mercoledì prossimo.

“Fermo restando che siamo profondamente indignati per la tempistica, il cui rinnovato ritardo certifica come l’amministrazione Firetto non sia diversa dalle precedenti – osservano i tre consiglieri azzurri – noi ci siamo comunque adoperati per cercare di offrire il nostro serio contributo, seppur nettamente limitato, tenuto conto che quello che dovrebbe essere uno strumento di pianificazione, si trasforma, a dicembre, in una sorta di consuntivo. Alla luce di questa necessaria premessa – proseguono – abbiamo potuto operare, ovviamente, soltanto sulle disponibilità ancora vive, che per il 2016 sono oggettivamente molto esigue. Per il 2017 e il 2018 invece il ragionamento cambia. E così – puntualizzano Civiltà, Spataro e Giacalone – per l’anno in corso la forbice azionata ha fruttato qualcosa come 260 mila euro, mentre per gli anni successivi siamo attorno a un milione e mezzo di euro risparmiato. I capitoli interessati sono: riduzione dell’indennità del Sindaco, della Giunta e del Presidente del Consiglio Comunale del 30%, con conseguente riduzione nel versamento contributivo, riduzione del 50% dell’indennità di risultato dei dirigenti, riduzione del 50% del compenso del Portavoce del Sindaco, servizi generali, spese per attività culturali, prestazioni professionali e spesa per la gestione dei rifiuti. Le somme recuperate le abbiamo responsabilmente destinate – evidenziano ancora i tre consiglieri – per rendere le previsioni di entrata verosimili e non fittizie e virtuali, come quelle attualmente strutturate dalla giunta Firetto che porteranno direttamente ed inesorabilmente al default. Abbiamo quindi pensato di dirottare le risorse risparmiate per andare a ridurre alcune voci di entrata che oggi risultano sensibilmente sovradimensionate, concepite al solo scopo di fare quadrare i conti. E allora i nostri interventi vanno a ritoccare al ribasso i capitoli riguardanti il recupero dell’evasione, i proventi della gestione del parcheggio pluripiano, l’Imu, le sanzioni amministrative e la Tari. Sì, perchè la Tari, a fronte di tanti proclami, i numeri previsti dall’amministrazione Firetto per gli anni avvenire – tuonano Civiltà, Spataro e Giacalone – parlano di un aumento di un milione e mezzo di euro. Noi siamo, ma con i fatti, per la riduzione di tutti i tributi, compreso quello sulla spazzatura, senza giocare con i posti di lavoro di tanti padri di famiglia e senza inventarsi artifizi contabili. Ovviamente questi emendamenti non saranno la panacea di tutti i mali – concludono Civiltà, Spataro e Giacalone – ma è un segnale inequivocabile di presa di distanza dalla conduzione della giunta Firetto che non sta certamente operando nelle direzione di una gestione sana, responsabile e parsimoniosa della macchina amministrativa di Palazzo dei Giganti”.