Una mafia con la “m” minuscola. Un’organizzazione obsoleta, piena di falde, quasi imbarazzante. Con uno stile grezzo, sporco e diretto, l’opera prima del giovane palermitano Isidoro Meli non vuole affatto essere una denuncia, quanto piuttosto la parodia della più grande vergogna italiana.
“La mafia mi rende nervoso” (edito da Frassinelli) è il titolo del libro protagonista del secondo appuntamento della rassegna letteraria “Contemporanea”. Pensata come format tv prodotta da Teleacras, in sinergia con la rivista El Aleph e La Casa del Musical di Marco Savatteri, la rassegna giunta ormai alla quinta edizione continua il prossimo 12 ottobre alla Casa Sanfilippo alle 18,30 con un altro grande momento. Dopo l’incontro con Giorgio Vasta e i suoi racconti di viaggi, si cambia tema. Si parla adesso di un qualcosa che non è solo un argomento di discussione, ma uno dei valori su cui si ergono le nuove generazioni soprattutto siciliane: la lotta vigorosa e continua alla mafia.
 
Trama. Tommaso Traina è tonto, analfabeta e muto. Non riesce più a parlare dal giorno in cui ha trovato suo padre, un rispettato portapizzini, ammazzato e con il volto deturpato. Fortunatamente, a sostenere Tommaso in un momento tanto difficile c’è la mafia, buona e giusta, che gli offre addirittura un lavoro. Diventato nuovo portapizzini, il giovane Traina non rispetta le canoniche regole dell’organizzazione e abusando della sua posizione si imbatte in informazioni riservate circa l’assassinio di suo padre. Ed è così che un tonto, analfabeta, muto si fa beffe della mafia e cerca vendetta.
L’appuntamento è per mercoledì 12 ottobre presso Casa Sanfilippo, ore 18:30, ingresso libero e possibilità di figurare fra il pubblico della trasmissione.