Soffrendo solamente per due prove e principalmente per il tempo necessario a prendere confidenza con la Fiesta R5 della Sunbeam Motorsport, l’agrigentino Pietro Gandolfo in coppia con la fidanzata Stefanie Ruecker si è aggiudicato la 29° edizione del Rally dei Templi-Fabaria Rally. Gandolfo, partito al rallentatore nelle prime due p.s., ha subito approfittato della prova più lunga per scavalcare il giovane Moscato che aveva preso il comando con la Peugeot 207 S2000 della CST Sport. “Sono estremamente felice di questo successo dopo tante belle prestazioni – ha commentato il pilota di Aragona. Inizialmente mi sono dovuto abituare alle novità di questa Fiesta R5 e soprattutto nella seconda prova ho perso parecchio tempo dove necessitava l’uso del freno a mano. Poi è andato tutto liscio”.
Subito fuori l’altra 207 dell’atteso Luigi Bruccoleri (motore), la Subaru di Morreale (cambio) e la Clio di Lombardo (alimentazione), ben presto anche Moscato doveva dare forfeit a causa di un incontro troppo ravvicinato con un altro concorrente, non appena lasciato il primo parco assistenza.
A questo punto Gandolfo si trovava con circa 30” di vantaggio sul duo Brusca (Peugeot 106) e Nucci-Gelardi (Mitsubishi), mentre abbandonavano le altre Mitsubishi di Di Miceli, vincitore di una prova speciale e poi appiedato da una foratura, e di La Barbera.
A due prove dalla conclusione finiva la splendida cavalcata della piccola 106 di Brusca, finito contro il rail complice l’asfalto reso viscido da un repentino acquazzone. L’ultimo sussulto era per il terzo gradino del podio che Livreri faceva suo dopo una bella rimonta su Airò Farulla.
La lista dei 56 partenti è stata falcidiata da una interminabile serie di ritri, tant’è che sul traguardo di viale della Vittoria si sono presentati solamente 29 equipaggi.
Tra le Autostoriche tranquillo successo della Porsche 911 della coppia corleonese Di Lorenzo-Cardella.
La classifica: 1. Gandolfo-Ruecker (Ford Fiesta R5) in 40’19”0; 2. Nucci-Gelardi (Mitsubishi Lancer Evo) a 1’10”5; 3. Livreri-Calderone (Renault Clio RS) a 2’10”5 ; 4. Airò Farulla-Sajeva (Renault Clio S1600) a 2’31”6; 5. Pepi-Giudice (Peugeot 106) a 2’51”6; 6. Craparo-Puletto (Mitsubishi Lancer) a 3’35”4 ; 7. Bonomo-Calà (Peugeot 106) a 3’57”6; 8. Cammilleri-Buggea (Peugeot 106) a 4’39”8; 9. Rizzo-Marotta (Peugeot 106) a 5’01”5; 10. Bellavia-Dante (Peugeot 106) a 5’02”2.