Una media di quasi 4 milioni di telespettatori a puntata, oltre duecento persone coinvolte, tra attori, figuranti, performer, responsabili di casting e aiuto produzione, ma anche albergatori, titolari di b&b, ristoratori, bar, pub, e perfino un pescatore, un agricoltore e un allevatore: tutti partecipi di un grande successo, “Donne”, tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Camilleri e in onda in questi giorni a puntate ogni sera dalle 20.30 su Rai Uno. 

Dieci episodi in tutto per dieci minuti ciascuno, di cui si è parlato oggi al Distretto Turistico Valle dei Templi, nel corso di una conferenza stampa presieduta dal sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, che è anche presidente del Distretto. Nella sala conferenze, oltre ai giornalisti, anche i tanti che hanno potuto brevemente raccontare in che modo hanno contribuito alla realizzazione della fiction. Un piccolo esercito di operatori, artisti, artigiani, imprenditori del turismo che si è messo in moto con il coordinamento della Film Commission del Distretto Turistico. L’obiettivo è raggiunto: tutti insieme sono riusciti nell’intento di portare le storie di Camilleri nei veri luoghi che hanno ispirato lo scrittore. Così compare nelle scene, finalmente, Girgenti, il suggestivo Palazzo Tommasi, una breve scalinata. alcuni scorci della Valle dei Templi, parco non solo archeologico ma anche paesaggistico di inestimabile bellezza, il mare di Porto Empedocle, la splendida spiaggia di Giallonardo, l’interno di un antico edificio, dove peraltro è stata anche costruita la cabina di una nave, e poi la campagna di Montaperto, perfetto scenario per “Nunzia”.”Operazioni come questa dimostrano come, a fronte di seppur piccoli investimenti, si possono raggiungere grandi risultati” ha sostenuto il sindaco Firetto, che ha condotto personalmente, sia la trattativa che portò “Il giovane Montalbano” alla Scala dei Turchi, che quella con la Anele produzioni inducendola a scegliere anche Agrigento e non più soltanto il Ragusano per “Donne” di Camilleri. “Forme quali questa produzione – ha affermato il sindaco – raggiungono milioni di persone, più di campagne di comunicazione che costano e non consentono di conseguire analoghi risultati. E’ fin troppo noto che laddove sono state realizzate produzioni cinematografiche e televisive, quei territori hanno tratto enormi benefici in termini di promozione e di aumento dei flussi turistici”. Il Distretto intende proseguire in questa direzione e pare che già siano in corso altre trattative per produzioni di successo. 

“Il Distretto si sta muovendo silenziosamente – ha proseguito Firetto – portando a casa risultati. In un tempo in cui è fin troppo facile sbraitare e prendersela con chiunque per qualunque cosa, c’è una struttura che senza clamore sta lavorando concretamente in termini di promozione e di strategia, portando avanti attività progettuali, partecipando a bandi nazionali per la valorizzazione a fini turistici dei beni culturali e operando in altri campi come la film commission, utili strumenti di promozione del territorio”.

Tra le location scelte anche quella dell’Air Pub Café di San Cataldo, che ricade nell’area distrettuale turistica, utilizzato come scenario per l’episodio “Ines” che si svolge all’interno di un aereo

Tra i presenti alla conferenza, Mario Pardo, addetto al problem solving, si è occupato di casting, disbrigo pratiche per liberatorie e autorizzazioni; Giovanni Moscato ha messo a disposizione per i casting quel prezioso gioiello che nel centro storico di Girgenti è il Teatro della Posta Vecchia; il regista Marco Savatteri con Viviana Zarbo si è occupato di aiuto produzione e di assistenza per i figuranti e i figuranti speciali, e con alcuni ragazzi della Casa del Musical, apprezzatissimi per abilità tecniche, ordine e rigore, ha dato vita alla scena del ballo con le coreografie di Gabriel Glorioso nell’episodio di “Beatrice”; a dare un contributo alla fiction tanti altri: da chi ha concesso alcune immagini del proprio figlio appena nato per la scena del parto di “Nunzia”, a chi, come l’Azienda agricola Casuccio Valeria per lo stesso episodio ha fornito la vera capretta girgentana Beba dal suo allevamento; chi ha portato un serpente vivo, chi alcune macchine d’epoca, chi un intero vivaio di rose per montare un roseto a Villa Melisenda Giambertoni, luogo del cuore del Fai, nella Valle dei Templi; il pescatore che ha fornito la barca che raggiunge la nave da guerra, la Capitaneria di Porto che ha consentito l’accesso a una parte inibita al pubblico corrispondente ad una darsena ormai in disuso, e tanti altri tra comparse e piccoli ruoli, il parrucchiere Giuseppe Fiore per le acconciature d’epoca, e i preziosi Daigoro Fonti e Carmelo Roberto per l’assistenza ai sopralluoghi e la ricerca delle location. “Un intero sistema territoriale – ha dichiarato l’amministratore del Distretto Gaetano Pendolino – che a vario titolo è stato partecipe di questa produzione. Si è dimostrato così che dall’attività della film commission si possono trarre benefici non soltanto nel comparto turistico e dello spettacolo, ma anche in altri settori del sistema produttivo”