Marevivo torna a bonificare i fondali della Sicilia, recuperando pneumatici abbandonati.
La campagna, che si ripete ogni anno poco prima dell’inizio della stagione estiva, ha già fatto tappa nel resto della penisola mentre in Sicilia è iniziata oggi, con una tappa congiunta di due giorni a Lampedusa e Linosa.
Il progetto, oltre che con l’associazione Marevivo Italia e la delegazione Marevivo Sicilia, è realizzata in collaborazione con EcoTyre. Grazie alla collaborazione tra quest’ultima azienda e i volontari ambientalisti, Lampedusa e Linosa potranno consegnare i pneumatici trovati sia sulla terra ferma che in mare senza dover sostenere costi di smaltimento, che non sono molto economici.
“La raccolta nell’isola è iniziata questa mattina coinvolgendo tutti i diving di Lampedusa, dell’AMP Isole Pelagie – raccontano i volontari della Sicilia – e hanno dato il loro supporto anche le associazioni dei pescatori, i cittadini lampedusani, la ditta Isida, i giovani operatori del progetto Open Beach. La guardia costiera ha garantito il controllo e la sicurezza di tutta l’operazione”.

A poche ore dall’inizio dell’attività, sono centinaia i copertoni già recuperati. A riportarli sulla riva una grande squadra “che sta aiutando gli isolani a riprendersi le bellezze locali, che l’uomo superficialmente, nel tempo, ha rovinato”.

Le prossime tappe saranno a Linosa, Ustica e Pantelleria.
Il lavoro di recupero dei pneumatici sarà accompagnato da attività ludico – educative per i bambini in cui il progetto farà tappa. Una lezione all’aria aperta farà capire l’importanza del rispetto dell’ambiente e come i copertoni possono essere riciclati. Senza un’azione controllata di conversione del materiale, infatti, i copertoni resteranno nei fondali per sempre.