No acque depurate, no al costo di depurazione in bolletta. Lo chiede in una lettera a Girgenti Acque il sindaco Leonardo Lauricella dopo il sequestro preventivo del depuratore e della condotta sottomarina di Siculiana.

Rilevato – si legge nella lettera – che il depuratore nel suo complesso non è attivo e non è a norma, come dichiarato dall’Arpa di Agrigento a seguito degli esiti analitici relativi ai campioni di acqua di scarico prelevati in data 18.03.16 presso l’impianto di depurazione sito in contrada Pietre cadute. Rilevato, altresì, che l’impianto é privo di autorizzazione allo scarico e che la Girgenti Acque, per le suddette motivazioni, non effettua attività di depurazione della acque reflue”.

Ritenuto necessario agire nell’interesse dei cittadini, al fine di salvaguardare i loro diritti e le loro legittime aspettative”, il sindaco Lauricella chiede alla Girgenti Acque Spa nella qualità di gestore di “scomputare dall’importo totale delle bollette di pagamento, la voce relativa al servizio di depurazione, ritenendo ingiusto gravare i cittadini del costo di depurazione, posto che, come sopra chiarito, la depurazione della acque reflue di fatto non avviene”.