L’Akragas completa la rifinitura in vista dell’importante gara di domani, al Cibali contro il Catania. Certamente un evento storico per i biancazzurri e per il calcio siciliano.

“Sarà un bello spot per il calcio siciliano – ha dichiarato l’allenatore dell’Akragas, Nicola Legrottaglie -, spero che rimanga quello, che sia una giornata di festa da ricordare nelle storie calcistiche delle due squadre. Sono sincero – ha aggiunto -, mai come questa settimana sono stato così tranquillo, inizio ad agitarmi solitamente prima della gare, vado in trance agonistica, adesso sono molto sereno e felice di tornare a Catania che rimarrà sempre nel mio cuore.
Per la gente, per i record, Catania farà parte della mia storia”.

Il derby è il frutto di una promozione, quella dell’Akragas, e di una clamoroso retrocessione a tavolino, per il Catania. Solo tre anni fa le due squadre erano separate da cinque categorie, domani saranno l’una contro l’altra.
“Oggi ormai con ci si sorprende più di nulla – ha detto il mister -, è un principio ormai scontato nella società di oggi. Quello che è accaduto al Catania mi è dispiaciuto perché è una squadra per la quale ho giocato. E’ giusto che chi ha sbagliato stia pagando, i tifosi non c’entrano nulla, così come la città, e sono loro quelli più colpiti. Nello stesso tempo hanno dato una grande dimostrazione di affetto spingendo la squadra con 11-12mila spettatori al seguito.
Dei tifosi non sono rimasto sorpreso, ero convinto che avrebbero risposto così. Ritengo ha proseguito l’ex difensore di Juve, Milan e della Nazionale – che Catania sia un modello da imitare per come il calcio è stato gestito: il settore giovanile, Torre del Grifo. E’ una Ferrari che deve essere ben gestita da parte delle istituzioni, dei tifosi, della società. L’idea era giusta, la visione era giustissima. C’è stata un’eccellenza nelle strutture e non a caso sono arrivati dei risultati sportivi. Da lì, ovviamente, c’è da ripartire, la struttura è pesante e se la società non gioca in serie B o in serie A, sarà difficile gestita”.

SULLA PARTITA
“La partita di Catania non sarà certo decisiva per il nostro cammino, ce ne saranno altre 25 da giocare. Voglio valutare la personalità della mia squadra, se stiamo crescendo o se c’è ancora da fare tanta strada. Mi interessa vedere la prestazione della mia squadra.

Sul rischio per l’Akragas di subire una penalizzazione – ha detto Legrottaglie – non abbiamo neanche parlato. E’ una di quelle situazione nelle quali le colpe di alcuni si riversano su altri. Non c’è niente da fare, ci vogliono dei principi da rispettare per avere una vita di un certo tipo, se non si rispettano pagheranno anche altri.

“Per battere il Catania serve una gara perfetta, dovremmo essere capaci di gestire tutti i 90 minuti, purtroppo abbiamo i giocatori contati e non ci possiamo permettere di avere giocatori fuori nell’arco della partita. Non abbiamo difensori e centrocampisti, e sono costretto a portare giocatori in panchina che non stanno bene e che però potrebbero darci una mano se dovesse essere necessario.
Mi aspetto una partita spettacolare dal punto di vista sportivo, me lo auguro per la gente che verrà allo stadio.
Savanarola non può assolutamente essere considerato un giocatore pronto, non dimentichiamoci che è stato tre mesi fermo e per la prima settimana si è allenato con il gruppo. Porteremo dei giocatori della Berretti, ho convocato anche Almiron ma non giocherà dall’inizio. Anche lui viene da un periodo di terapia. Salandria si dovrà adattare a giocare in difesa, visto che Lovric ha un problema all’adduttore”.

L’Akragas non convince dalla “cinta in su”. L’attacco è sterile, nonostante si creino parecchie occasioni da gol.
“I giocatori devono lavorare, il problema dell’attacco è che i calciatori devono credere in quello che fanno e voler raggiungere i loro obiettivi. Per raggiungerli c’è sempre un prezzo da pagare, in questo caso il prezzo è il sacrificio. Sabato scorso i nostri tre attaccanti, Madonia, Di Piazza e Cristaldi, hanno avuto delle occasioni lampanti. Il problema è crederci fino in fondo e mettere la palla dentro”.
“In porta giocherà Vono, è stato bravo a conquistarsi il posto, mi è sembrato pronto, forse Maurantonio aveva bisogno di un po’ di riposo” ha concluso Legrottaglie.