Il Comune di Agrigento anche di recente ha rilasciato concessioni edilizie ricadenti al Villaggio Mosè.

In considerazione della ordinanza dell’ex sindaco Marco Zambuto del 28 ottobre 2010 nella quale si precisa che l’impianto di depurazione presente nel Villaggio Mosè è “notoriamente e largamente sotto dimensionato per le portate attualmente in ingresso”, si è disposto tra l’altro, che per il bacino facente capo al depuratore del Villaggio Mose non si procedesse ad “autorizzare lo scarico per lo smaltimento dei reflui in pubblica fognatura per tutte quelle utenze per le quali l’immissione nel sistema fognante pubblico, nello stato di fatto in cui oggi si trova , del refluo prodotto determina un aumento del carico inquinante dello stesso sistema. Per cui è stato deciso da allora di non autorizzare allacci fognari ex novo.

Sul punto interviene il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Marcello La Scala: “A cinque anni da quella ordinanza è urgente fare chiarezza. Hopertanto presentato una articolata interrogazione al Sindaco di Agrigento per sapere quali serie e concrete iniziative cautelative intende prendere l’amministrazione per risolvere i problemi legati all’ordinanza del 28 ottobre 2010.

Occorrerebbe in particolare – spiega La Scala – appurare se nei centri abitati è consentita la pratica, ad uso presso il Comune di Agrigento, di autorizzare gli scarichi in fosse biologiche tipo “Imhoff” o “stagne” in alternativa alla fognatura.

Così non sembrerebbe leggendo il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 “Norme in materiale ambientale” che al CAPO III – “Tutela qualitativa della risorsa disciplina degli scarichi” – art.100 “Reti fognarie” c.1. che esplicita: “Gli agglomerati con un numero di abitanti equivalenti superiore a 2.000 devono essere provvisti di reti fognarie per le acque reflue urbane.”. Sulla base di questa normativa ci sembra chiaro che non si poteva dare alcuna autorizzazione allo scarico in fosse biologiche tipo “Imhoff” o “stagne” in alternativa alla fognatura”.

E ancora, La Scala chiede al Sindaco se qualcosa sia cambiato al Villaggio Mosè, in relazione alle possibili autorizzazioni allo scarico, dopo il potenziamento dell’impianto di depurazione a servizio della fascia costiera ubicato in località Sant’Anna.

“I cittadini hanno il diritto di sapere come stanno le cose – afferma la scala -. Moltissimi residenti al Villaggio Mosè hanno pagato gli oneri per l’urbanizzazione primaria e secondaria ma ancora non hanno ottenuto l’autorizzazione allo scarico, con tutte le conseguenze prevedibili. Si tratta di un abuso del Comune e di una gravissima ingiustizia che denunciamo con forza”.