“Non sceglierò gli assessori nell’iperuranio”.
Lo aveva detto Lillo Firetto nel giorno del suo insediamento, quando disse anche di avere già in testa una squadra e che avrebbe pescato – perché ce ne sono tantissimi che meritano – nelle aree che hanno condiviso il progetto.

Ma pescherà davvero senza condizionamenti? Farà insomma tutto da solo? Improbabile, non realistico. Se vuole mantenere salda la maggioranza consiliare dove gli eletti in qualche modo fanno riferimento ai partiti ed ai leader che le hanno proposte, Firetto sa che non potrà fare tutto di testa propria.
Ed allora ecco, infatti, che un assessore potrebbe essere Aurelio Trupia, ex presidente del consiglio, della corrente di Roberto Di Mauro che metterebbe così un suo fedelissimo accanto al neo sindaco. Magari alla guida di un assessorato di peso.

C”è poi il Pd che non alcuna intenzione di farsi scavalcare da Firetto e che l’assessore preferisce sceglierselo da solo indicando – a quanto pare – Maurizio Masone.
Come aveva già fatto il ministro Angelino Alfano indicando da subito Giovanni Amico.
Si parla poi tanto di Elisa Virone come probabile vice sindaco.
Ma ormai mancano solo poche ore e Firetto – sapendo di dovere scontentare tanti amici – comunicherà i nomi degli assessori che andranno ad affiancarsi a Mimmo Fontana, Beniamino Biondi e Giovanni Amico.

Poi ci sarà da giocare la partita – peraltro già iniziata e dagli esiti incerti – per la presidenza del consiglio per la quale ci sono parecchi contendenti agguerriti e pronti a vendere cara la pelle.

In pole position c’è Nello Hamel che ha già dato la propria piena.

Ma dovrà fare i conti con chi ci ha già fatto più che un pensierino come Gerlando Gibilaro e Daniela Catalano per Ncd, Antonino Amato (Agrigento Cambia) e Marco Vullo (Pd).