La Diocesi agrigentina si appresta a vivere un evento straordinario L’urna contenente le spoglie di San Luigi Guanella, in pellegrinaggio in tutta Italia, toccherà infatti anche Agrigento, dove da decenni l’Opera Guanelliana è presente nella chiesa della Beata Vergine della Provvidenza, nel quartiere dl campo Sportivo.
Il pellegrinaggio è stato organizzato in occasione del centenario della morte di San Guanella , definito da papi Paolo VI e Benedetto XVI in occasione della sua beatificazione prima (25 ottobre 1964) e della proclamazione a Santo dopo (23 ottobre 2011) , campione della fede, profeta e apostolo della carità.

L’urna sarà ad Agrigento dal 20 al 28 maggio: dal 20 al 23 presso il Santuario di Naro, a Casa San Calogero, diretta dai Guanelliani, quindi poi, sino al 28 maggio, nella parrocchia del Campo Sportivo dell’opera Guanelliana.

Ricco di appuntamenti e di iniziative il programma con veglie di preghiere compresa quella cittadina per la Pentecoste, la celebrazione della Festa della Famiglia, la recita del Rosario Guanelliano e momenti di approfondimento come l’incontro avente per tema “Educare alla vita”.
Sino alla fiaccolata prevista per la sera del 27 maggio, con partenza poi dell’urna il giorno dopo.

SAN LUIGI GUANELLA (6)IL SANTO

San Luigi Guanella nacque a Fraciscio di Campodolcino (SO) il 19 dicembre 1842, sacerdote della diocesi di Como, dopo un esperienza triennale presso i Salesiani (1875-1878), iniziò la sua opera a favore di poveri e bisognosi prima a Pianello Lario (CO) e poi a Como, dove fondò la Casa Divina Provvidenza per accogliere ed assistere anziani ammalati, disabili fisici e psichici, fanciulli orfani ed adolescenti bisognosi. Con l’aiuto dei suoi sacerdoti, i Servi della Carità, e delle sue suore, le Figlie di Santa Maria della Provvidenza, l’Opera si ingrandì rapidamente dalla Svizzera alla Calabria e poi negli Stati Uniti. Sempre animato dalla certezza che Dio è Padre e provvede a tutti i suoi figli, specialmente i più poveri e abbandonati, don Luigi Guanella morì a Como il 24 ottobre 1915. Nel 1964 il papa Paolo VI lo proclamò Beato e nel 2011 papa Benedetto XVI lo proclamò Santo. Oggi la sua Opera si estende in 4 continenti e in 22 nazioni.