Il cadavere ritrovato in località Nicolizia, a Licata, a fine gennaio scorso, è di Angelo Truisi il giovane fabbro scomparso il 2 gennaio scorso.
La conferma è arrivata dall’esame del Dna. Il pm Carlo Cinque, titolare del fascicolo di inchiesta sull’omicidio, ha firmato il nulla osta al seppellimento. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, venne ritrovato in una villa abbandonata. Fin da subito, la madre del giovane riconobbe una scarpa e un mazzo di chiavi ritrovate in fondo alla cisterna della villa. L’autopsia stabilì che il giovane, colpito da diversi colpi inferti con oggetti contundenti, è stato ucciso con 4 colpi d’arma da fuoco. Un giovane licatese è stato già iscritto nel registro degli indagati per favoreggiamento. Le indagini della polizia di Stato vanno avanti.