Riceviamo e pubblichiamo

La notizia della mia candidatura ha suscitato molta attenzione tra i colleghi giornalisti e la cittadinanza. Per questo ho deciso con questa breve nota di spiegare a chi mi conosce personalmente e professionalmente le ragioni della mia scelta.
Quando mi è stata proposta la candidatura per il consiglio comunale di Agrigento e dunque di un impegno politico – amministrativo in prima persona, la mia prima reazione, di getto, è stata quella di dire NO.
Tante le perplessità. Non ho una tradizione politica alle spalle e non ho l’approccio politico alle cose, continuo ad essere una operatrice dell’informazione nella testa e nel cuore. E, dunque la richiesta di candidarmi, vi assicuro, mi ha spiazzato non poco, considerando l’impegno di consigliere comunale una cosa più grande di me.
Poi, col passare dei giorni, grazie anche alle pressanti ed amichevoli sollecitazioni di tante persone, in primis del deputato regionale Michele Cimino e dello stesso candidato a sindaco, Silvio Alessi, ho maturato la consapevolezza di accogliere l’invito. La mia prima reazione di rifiuto non era dettata da chissà quali motivazioni populiste di antipolitica che stanno alla base, oggi, di tanti ragionamenti, soprattutto tra i giovani. Ma dal fatto che ho sempre voluto tenere divisi, separati, i ruoli di giornalista e di politico. In realtà ho sempre criticato, ma rispettato, le decisioni di quei giornalisti che decidono di scendere in campo in politica. In questi giorni di attenta riflessione, invece, sono arrivata alla conclusione che è anche giusto che un giornalista, un operatore dell’informazione, si impegni in prima persona nella soluzione dei tanti problemi che investono una realtà, in questo caso Agrigento. Ho pensato che, in fondo, il giornalista non è dall’altra parte della barricata: basterebbe continuare a fare quello che si è fatto.
Se da giornalista ho raccolto il grido di dolore e di disperazione di genitori di figli disabili che dal Comune attendono il pagamento dei bonus e che non ricevono forse a causa di una farraginosa macchina burocratica, da consigliere mi impegnerò e mi batterò perché quella macchina funzioni in maniera perfetta. Così, per le tante associazioni di volontariato che operano ad Agrigento con dignità fornendo un servizio eccellente e in molti casi sostituendosi al pubblico. In questi anni di attività di giornalista ho incontrato e parlato con la gente, anche rappresentando le loro istanze, le loro difficoltà, dando voce a chi chiedeva attenzione. Ed anche, nel mio piccolo, contribuendo a risolvere alcuni problemi. Ecco: il mio ruolo di consigliere comunale lo intendo come portavoce delle istanze della gente. Ed è quello che farò: contribuire a risolvere i problemi. Ecco perché ho scelto come slogan: l’impegno per ciò che conta, la mia città.
Farò una campagna elettorale parlando dei veri problemi di questa terra, dicendo agli elettori, agli agrigentini di scegliere candidati credibili per la loro storia personale.
Io sono pronta, con l’umiltà e la modestia che mi sono proprie, ma anche con tantissimo entusiasmo, a mettermi in discussione e ad impegnarmi a portare avanti le istanze nell’esclusivo interesse degli agrigentini, sapendo di potere contare anche dell’aiuto, della collaborazione del gruppo dirigente e della base del Pdr e dell’on. Michele Cimino. E naturalmente al fianco del candidato a sindaco, Silvio Alessi, al quale già dall’indomani del risultato lo attende un compito arduo e gravoso ma che sono certa saprà svolgere con competenza e professionalità.
Agrigento 05 maggio 2015
Anna Rita Di Leo