Interessante iniziativa dell’Associazione Culturale-Teatrale “Nino Martoglio” di Grotte che martedì 5 maggio, alle ore 20.30, presso il Cine teatro “Antonio Liotta”, ospita l’attrice e regista Sabina Guzzanti. L’incontro-dibattito , moderato da Carmelo Arnone e organizzato da Aristotele Cuffaro con il patrocinio del Comune di Grotte e della Presidenza della Regione Siciliana, sarà preceduto dalla presentazione e proiezione del film-documentario “La Trattativa” diretto dalla Guzzanti ed incentrato sui rapporti Stato-Mafia negli anni Novanta. Nel film, prendendo spunto da dichiarazioni processuali, indagini, memorie, interviste ed episodi realmente accaduti, Sabina Guzzanti dimostra la sua tesi con il piglio della giornalista d’inchiesta che scava tra scartoffie e si assume la responsabilità di far nomi e cognomi, di riportare date e circostanze, di narrare incontri, accordi e disaccordi, senza preoccuparsi del rischio che ciò comporta.
La Guzzanti passa in rassegna le anomalie di tante indagini e immagina il contenuto della famosa agenda rossa del giudice Borsellino, augurandosi che, prima o poi, il senso di lealtà e giustizia possa finalmente avere la meglio. Una pellicola che documenta un periodo storico e politico che ha segnato, e continua a segnare, i nostri tempi e che rivela una certa predisposizione dell’attrice per la regia soprattutto nei passaggi da un tipo di messa in scena all’altra e nei particolari escamotages cinematografici espressi con un insieme di frammenti e immagini che tuttavia non spezzano il filo del racconto.
“La trattativa tra Stato e mafia – afferma la Guzzanti – è il patto su cui si è fondata la seconda repubblica. Capirlo serve a spiegare perché le nostre istituzioni non contano più nulla, perché le persone di talento se ne devono andare all’estero e perché solo i peggiori si danno alla politica. Serve a spiegare perché gli appalti pubblici arrivano sempre alle stesse imprese. A tutt’oggi, dopo vent’anni, il Parlamento italiano è mobilitato a tempo pieno per realizzare il piano di rinascita democratica di Licio Gelli. Perché siamo con le pezze al culo, perché questo paese pieno di risorse e di intelligenze è stato umiliato e rapinato e perché, pur sapendolo, non abbiamo potuto fare niente per impedirlo”.
Ad arricchire l’elaborazione del film anche la fotografia di Daniele Ciprì e le musiche di Nicola Piovani. La pellicola, la cui produzione è durata ben quattro anni, è stata proiettata fuori concorso, in anteprima, alla 71^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia il 3 settembre 2014. Il 14 novembre dello stesso anno è arrivata anche in Parlamento. Uscito il 2 ottobre 2014 sugli schermi italiani, il film ha riportato consensi e buona critica ed è stato richiesto ed apprezzato anche al di fuori del circuito cinematografico coinvolgendo l’attenzione di cittadini, scuole e associazioni.
Per la partecipazione all’ incontro di Grotte, per il quale è richiesto un contributo di cinque euro, è possibile effettuare la prenotazione contattando l’organizzatore Aristotele Cuffaro al numero 388-7908838.