Riceviamo e pubblichiamo
Forse la storia, quella che dovrà scriversi, non reciterà che ha lasciato una traccia indelebile ma che quantomeno ci ha provato a lasciare un’impronta con il coraggio delle idee (come canta e poetizza l’incommensurabile Renato Zero), con l’istinto di uno spericolato pilota della pattuglia acrobatica ma con il perbenismo di chi non si è mai voltato dall’altra parte! Giuseppe “Peppe” Di Rosa di Agrigento, sicuramente non passa inosservato per i suoi slanci d’opinione, per la sua irrefrenabile verve di chi vuol mettersi sempre in discussione: dallo sport alla politica, il suo è un cammino ora scorrevole ora tortuoso, ora capito ora frainteso, mai arrendevole e scontato! “Barcollo ma non molliamo”, è passata alla storia questa sua frase in un momento in cui fu lasciato da solo da quella frangia politica di turno che, mandatolo alla presidenza biancazzurra, lo lascio in preda a facili ed effimere promesse economiche e sostanziali.
Sotto lo slogan “l’Akragas dei giovani agrigentini” diede forma e struttura organizzativa di prim’ordine, arrivando in testa alla classifica dopo la vittoria esterna in quel di San Cataldo (ero ex di turno), all’inizio del girone di ritorno! Ma, tra la brezza di San Leone e un amarissimo caffè, il martedì dopo mi fu comunicato il dissesto economico che portò allo smembramento e ridimensionamento di quel concreto progetto che per quanto detto sopra tarpò le ali di quella stupenda nidiata di giovani da me tatticamente assemblata con la magnifica e preziosa collaborazione del “mio” Enzo Burceri!
In quel momento, la vera verità non mi fu’ detta e non pubblicizzata e il Presidente Di Rosa si chiuse in un “assordante” silenzio! Qualche campionato dopo, ci allontanammo tra silenzi e incomprensioni ma nel momento più difficile della mia vita, per la mia famiglia, Peppe Di Rosa si è catapultato al nostro fianco! Attraverso il suo instancabile e quotidiano intervento presso le autorità ospedaliere, per sostenerci moralmente e praticamente. Grazie Peppe e per l’ennesima volta voglio farlo pubblicamente, non per dire che la tua erba è più verde di quella degli altri ne’ per far proseliti promettendo che sei capace di “numeri” degni del miglior David Copperfield, ma che in un mondo ormai blasfemo, falso e dove trovano spazio abili manipolatori di false verità, il tuo essere te stesso ti lascia vicini ed accanto alla gente di ogni giorno. Ciò, insieme alla tua abilità manageriale e di fine conoscitore dell’Arte dell’Organizzazione, nonché cittadino al di sopra di ogni sospetto, vero innamorato della tua Agrigento!
L’augurio è di giocarti alla pari con gli altri le tue chances di rappresentante della gente ed avversario dei “poteri forti ed ambigui”, per avvicinarti e perché no sederti sullo scranno del Primo Cittadino ! …… E che festa sia nell’anno del ritorno in Lega Pro dell’amata Akragas!
Umilmente, vs Mimmo Bellomo.