Non è bastato all’Akragas il supporto degli oltre 500 tifosi akragantini partiti alla volta di Capo d’Orlando per battere la Tiger Brolo, trascinata dal suo capitano Vito Lupo, che sicuramente ha qualche conto in sospeso contro la sua ex squadra.

La capolista, complice forse l’illusione di affrontare una squadra imbottita di riserve, manda al vento una preziosa occasione per mantenere le distanze da Agropoli e Rende che giocheranno domani le loro non certo impossibili partite.
Ma il calcio è bello perché può riservare sorprese, a volte dolci, a volte amare.

Eppure Feola lo aveva detto: “guai a pensare di avere già vinto”, non nascondendo qualche timore per l’eccessivo stop a cui è stata costretta la sua squadra dopo la defaillance del Torrecuso.
La gara inizia in salita. La Tiger va subito in vantaggio alla prima occasione con Calabrese che sfrutta un calcio piazzato per beffare, di testa, il portiere D’Alessandro, ex di turno.
L’Akragas capisce che non sarà una gara semplice, la squadra di casa mette in campo rabbia e grinta ed imbriglia la manovra della capolista che, nonostante i tentativi ostruzionistici di capitan Lupo e compagni, potrebbe pareggiare in almeno tre occasioni.
Tiscione prima (in due occasioni consecutive), e Meloni poi, potrebbero riequilibrare il risultato se non trovassero sulla loro strada un motivatissimo Valenti che al 22° para anche un rigore al bomber sardo.
La gara scorre nervosa e ne fa le spese il direttore sportivo biancazzurro Ernesto Russello.
Si va al riposo con i tigrotti in vantaggio, l’Akragas non è quella che t’aspetti.
Nella ripresa arriva il meritato pareggio: è Tiscione a rimettere a posto le cose sfruttando un cross di Trofo. Feola tenta di mischiare le carte, manda in campo Dezai Tresor al posto di Trofo e sposta Emanuele Catania a centrocampo. Poi è la volta di Longoni al posto di Meloni (insufficiente).
Gli uomini di Feola fanno la partita e la Tiger prova a ripartire in contropiede. I tentativi della capolista trovano però sempre pronto l’ex Valenti a sventare ogni pericolo. E se non ci arriva Valenti, sono gli attaccanti biancazzurri a sbagliare mira, così come accade al 37′ a Savanarola che a pochi metri dalla porta manda il pallone alto sulla traversa.
Con il passare dei minuti, l’Akragas tende a svanire e non riesce ad incidere più di tanto.
Finisce così. Il pareggio odierno, rafforza le speranze delle inseguitrici e la capolista dovrà già pensare alle prossime gare. Domenica, potrà sfruttare il turno favorevole (incontrerà l’Orlandina all’Esseneto) per allungare nuovamente nei confronti di almeno una delle due inseguitrici che si affronteranno nello scontro diretto.

TIGER BROLO (4-3-3): Valenti, Perricone, Zingales, Bica Badan, Kouadio, Calabretta, Lupo, Carbonaro, Calabrese, De Emauele, Saani. In panchina: Ballotta, Addamo, Schirò, Cuccia, Patti, Li Muli, Cirianni, Di Senso, Mancari. All. Angelo Galfano (squalificato)

AKRAGAS (4-2-4): D’Alessandro. De Rossi, Dentice, Baiocco, Vindigni, Chiavaro, Tiscione, Trofo, Meloni, Savanarola, Catania. In panchina: Evola, Terminiello, Bonaffini, Longoni, Risolo, Perrone, Dezai, Pellegrino, Napoli. All. Vincenzo Feola

ARBITRO: Luigi Carella, Assistenti Dario Gregorio e Giovanni Mittica tutti della sezione di Bari

NOTE: Ottocento spettatori sugli spalti di cui cinquecento tifosi biancazzurri sistemati sulle tribune del “Ciccino Micale”

RETI: 2′ Calabrese, 48′ Tiscione.