L’ex sindaco di Agrigento Marco Zambuto si è dimesso da presidente del Partito democratico.

A febbraio Zambuto aveva incontrato l’ex premier Silvio Berlusconi in compagnia del deputato e vice segretario regionale di Forza Italia Riccardo Gallo, sponsor della candidatura, alle primarie con il Pd, di Silvio Alessi.

La notizia è dell’incontro è venuta fuori questa mattina e Zambuto, dopo la richieste di dimissioni avanzate fra gli altri anche dal sottosegretario Davide Faraone, ha deciso di lasciare l’incarico.

A rivelare la notizia dell’incontro è stata oggi “Repubblica” e Zambuto si è subito affrettato a dichiarare al quotidiano che si è trattato di un incontro che aveva al centro una vicenda assolutamente personale e per questo riservatissima.

“Sono andato a Palazzo Grazioli – a spiegato Zambuto – per una questione umana: Gallo Afflitto era in difficoltà perché alcuni media avevano rilanciato le dichiarazioni di un pentito secondo il quale il deputato nel 1988 avrebbe concorso ad un omicidio di mafia. Mi ha chiesto lui di testimoniare davanti a Berlusconi sulla sua onestà, e lo ha chiesto a me proprio perché, da avversario, potevo risultare credibile”.

Gallo fu accusato dal pentito Sciabica con i magistrati che hanno poi archiviato l’inchiesta.

Ma queste spiegazioni non sono bastate a spegnere l’incendio delle polemiche che già si erano sviluppate con gli interventi di diversi autorevoli esponenti del Pd.

A cominciare dal segretario regionale Fausto Raciti che ha detto: . “Zambuto ha l’obbligo di spiegare, e meglio, le ragioni di un incontro poco opportuno. Anche questa vicenda conferma che abbiamo fatto bene ad annullare le primarie”.

Tra i più duri nei confronti di Zambuto il governatore Rosario Crocetta. “Sarebbe abbastanza utile che si dimettesse, altrimenti poi lo facciamo noi. L’ascesa di Zambuto a presidente del partito penso sia stata troppo accelerata: è passato da esponente di Forza Italia, poi del centro e poi presidente del Pd siciliano. Ci sta che le persone cambino, ma ci sta poco che chiunque viene occupa posizioni apicali”.

Richieste di dimissioni anche da parte del vice segretario nazionale del Pd , Lorenzo Guerini, del sottosegretario Davide Faraone e del presidente della commissione Affari istituzionali all’Ars, Antonello Cracolici: “Spero che Zambuto, dopo aver letto i giornali, chieda scusa ai militanti del Pd e si dimetta dalla carica””.

Zambuto ha parlato di un incontro, quello con Berlusconi, con al centro le vicende un atto umanitario, appunto le vicende di Riccardo Gallo.

Ma in tanti,nel Pd non hanno esitano ad ipotizzare che ci siano stati anche finalità politiche e patti in vista delle primarie poi svoltasi a marzo.

Zambuto travolto dalle polemiche reagisce così: “Nessuno, se non in malafede – dice – può mettere in dubbio la mia linearità politica nei confronti del Pd. Pur tuttavia considerando i tempi di barbarie che stiamo vivendo sotto l’aspetto civile e politico, che non permettono di distinguere i gesti, al fine di non volere recare danno al Pd, sono pronto a fare un passo indietro e rimettere il mio mandato all’assemblea del Pd”.