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Licata. Disposizioni per la gestione beni confiscati alla mafia

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LICATA – A seguito di quanto segnalato dall’Associazione “A Testa Alta” e dei successivi controlli effettuati, il Commissario Straordinario Maria Grazia Brandara, con propria direttiva, indirizzata al dirigente del Dipartimento Affari Generali, nelle cui competenze ricade anche l’ufficio di patrimonio, ha disposto l’immediata adozione dei provvedimenti necessari alla applicazione delle modalità di gestione delle attività finalizzate all’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata ed assegnati al Comune di Licata.

A tal fine – sottolinea il Commissario Straordinario – occorre procedere alla formale istituzione di un albo speciale di tutti i beni confiscati alla mafia in cui catalogare con il relativo stralcio planimetrico ai fini dell’esatta individuazione, tutti i beni con l’esatta indicazione delle generalità del prevenuto, della natura del bene, della sua estensione, del suo valore, della sua destinazione d’uso, nonché, in caso di concessione di beni a terzi, dell’indicazione della tipologia dell’attività svolta sul bene, dei dati identificativi dell’Ente concessionario, degli estremi dell’atto di concessione, la sua durata e il termine di scadenza. L’albo, contenente tutte le suddette informazioni, dovrà essere affisso all’albo pretorio e sul sito web istituzionale del Comune, e vi dovrà rimanere permanentemente”.

Considerato che i beni confiscati non utilizzati per il perseguimento delle finalità istituzionali dell’Ente, possono essere concessi per finalità sociali a titolo gratuito a soggetti espressamente previsti dalla legge, ai fini della individuazione del terzo concessionario è necessario adottare moduli procedurali dell’evidenza pubblica, attraverso procedimenti ad istruttoria complessa con predeterminazione dei criteri di scelta.
L’avviso pubblico deve essere affisso all’albo pretorio sul portale web e presso l’URP per almeno trenta giorni consecutivi.
Dopo aver dettagliatamente indicati i limiti entro cui agire ai fini dell’applicazione della direttiva in oggetto, il Commissario Straordinario ritiene necessario, a tutela della proprietà pubblica, procedere con immediatezza e con l’intervento della Polizia Municipale, al monitoraggio dello stato dei beni confiscati alla mafia nella disponibilità del Comune per accertare che siano liberi da persone e cose.

Con questo atto – conclude il Commissario Straordinario – intendo disciplinare l’adozione di tutti quegli adempimenti necessari all’applicazione ed al rispetto di precise disposizioni di legge, a conferma di quegli obiettivi che, sin dal momento del mio insediamento alla guida del Comune di Licata, mi sono impegnata a realizzare per la tutela del pubblico interesse”.

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