Dopo aver proclamato lo sciopero delle prestazioni straordinarie, la Slp Cisl Sicilia non si ferma e torna a far parlare di sé scendendo in piazza e denunciando con un sit-in di protesta – davanti la sede centrale delle Poste di Palermo – la scarsa qualità del servizio offerto all’utenza ed ai propri dipendente a causa della carenza di personale.

“Ad Agrigento – afferma il segretario provinciale Giovanni Greco – più di un terzo degli operatori di sportello sono in regime part time e questo costituisce un grave disagio non solo per la clientela costretta a fare ore di fila per una semplice operazione, ma anche per i dipendenti che si trovano da anni con metà stipendio e senza prospettive di crescita. In provincia di Agrigento, sono circa 120 gli sportellisti sottoposti al regime part time, e in quasi cinque anni, solo due hanno visto la trasformazione del loro contratto da part a full time. Numeri che spaventano e che ci preoccupano notevolmente”.

Ma mentre Poste Italiane si fa sorda davanti a queste gravi problematiche e sbandiera utili e nuove assunzioni, i dipendenti manifestano il loro malcontento.

Ma al centro della protesta non vi è solo questo. Ma anche la mancanza di strumenti idonei ed efficienti. “E’ divenuta quasi consuetudine – spiega infatti il segretario regionale Giuseppe Lanzafame – che ai portalettere mancano persino i motomezzi necessari per la consegna della posta causando in tal modo ritardi nella consegna corrispondenza”. “Riscontriamo anche gravi disservizi negli uffici postali – continua Lanzafame – dato che mancano i servizi di videosorveglianza che garantiscono la sicurezza degli sportellisti e degli utenti”. “Inoltre – conclude il segretario regionale – negli ultimi mesi l’azienda si scaglia con facilità contro gli stessi lavoratori, ai quali nonostante sia stato aumentato il volume di lavoro e quindi di responsabilità, anziché premiarli per questo, appena sbagliano vengono immediatamente puniti tramite provvedimenti disciplinare”.

Dunque parole forti e la Slp Cisl Sicilia assicura che non si ferma e che queste proteste si avvieranno in tutto il territorio nazionale dove la situazione è analoga a quella della Sicilia.