Il 24 dicembre, vigilia del Natale, alcuni musicisti e artisti agrigentini si sono riuniti per dare vita, nella città dei templi, a qualcosa di innovativo e spettacolare per risvegliare lo spirito del Natale attraverso le tradizioni popolari, e riportare in città eventi, cultura e spettacoli. Lo scopo è stato quello di dimostrare all’amministrazione comunale quanto gli agrigentini tengano allo spirito natalizio: l’assenza di iniziative artistiche e culturali, quest’anno, si è fatta sentire rendendo quasi “grigio” il Natale in via Atenea. Si è voluto, così, rimediare portando musica e allegria nel cuore del centro storico.

Il “flash mob” è stato annunciato a sorpresa nel primo pomeriggio del 24 Dicembre, senza tuttavia svelare nulla al fine di incuriosire gli agrigentini: alla fine è stato un grande successo, e, per 30 minuti, il cuore della Via Atenea, è tornato a battere grazie alla musica tipica del natale agrigentino.
Ad organizzare il flash mob sono stati Christian Vassallo e Luca Russo che sono riusciti a coinvolgere più di 30 tra i migliori musicisti agrigentini che hanno intonato novene popolari. Coordinati da Lello Casesa, gli artisti, da normali passanti, hanno così iniziato a suonare nenie e litanie, mentre da finestre e balconi apparivano improvvisamente fisarmonicisti e ciarameddri, quasi in stile pirandelliano.

All’iniziativa hanno partecipato con grande entusiasmo, oltre a Christian Vassallo, Luca Russo e Lello Casesa anche Giovanni Moscato, Peppe Sciortino, Rino Boccadoro, Filippo Lo Brutto, Enzo Abate, Mario Vasile, Gigi Finistrella, Damiano Pagano, Nino Casesa, Dario Mantese, Gioacchino Marrella, Filippo Mandracchia, Angelo Sardone, Mimmo Pontillo, Luca Criscenzo, Antonella Crapanzano, Angelo Pullara, Giuseppe Cammarata, Nicola Vizzini, Vittorio Virone, Toni Bruccoleri, Francesco Amato, Pasquale Augello, Gabriele Sardone, Pierpaolo Vassallo, Giuseppe Ballacchino e Riccardo Pancucci.
Gli artisti, una volta contattati, hanno subito offerto la loro disponibilità a ripetere eventi di questo genere in futuro al fine di spronare l’amministrazione della città di Agrigento a non trascurare questi importanti aspetti e, al contempo, per invitare gli stessi agrigentini a non rassegnarsi a vivere “nell’ ultima città d’Italia”, e quindi a ritrovare forza, orgoglio e fiducia nel futuro. Il Flash Mob ha dimostrato come la musica unisce tutti: e non solo a Natale.