Piero Macedonio è un uomo di grande spirito; gli piace molto scherzare e, come tutti quelli che sanno farlo bene, il più delle volte, quando fanno una battuta, non si capisce se dicono sul serio o se scherzano.
Che scherzasse o che dicesse sul serio a proposito di una mia eventuale candidatura che fosse espressione di uno schieramento ampio quanto l’arco costituzionale e forse anche un po’ di più, certamente ha manifestato apprezzamento nei miei confronti e io, ovviamente lo ringrazio: la stima è reciproca.
Ma la politica, temo, va oltre, al di là e a volte contro le considerazioni di carattere personale, e Piero questo lo sa bene, ben navigato come è.
Ci sono principi e valori, io credo, che si pongono come guida anche alle politiche di “semplice” amministrazione; e queste fanno la differenza; se così non fosse, piuttosto che un sindaco ci potremmo tenere una sorta di commissario a vita o anche un buon amministratore di condominio; magari pratico di mega-condomini.
Inoltre io mi pongo come eventuale candidato in assoluta discontinuità col passato più o meno recente e mi viene difficile pensare che l’area di riferimento del dottore Macedonio sia disposta ad accettare la crasi che una candidatura come la mia comporta. Apprezzo dunque la sua volontà di voler andare politicamente una volta almeno con un amico, ma mi pare difficile che questa strada “sperci”, se mi si lascia passare il francesismo.

Vincenzo Campo