Nicola Arena, il “genio”, stanotte non dormirà. E non sarà il solo. Il calcio è questo: l’occasione di mettere il sigillo sulla gara più importante della stagione si presenta al 40′ del primo tempo. L’arbitro fischia un rigore e decreta l’espulsione del portiere. Dal dischetto l’uomo più rappresentativo, amato e osannato dai tifosi, fallisce clamorosamente facendosi bloccare il tiro dal neo entrato Noci.
Arena subisce il colpo e lentamente sparisce dal campo fino al momento della sostituzione. Al suo posto entrerà Nassi che, vedi il destino, sbaglierà il rigore decisivo regalando la vittoria finale alla Correggese.
Nicola non dimenticherà facilmente questo errore, farà incetta di camomilla, forse.
“Ma Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore” cantava De Gregeori “non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia”.
40 gol di due stagioni e giocate geniali non saranno cancellati da un calcio di rigore. Così come le ultime due stagioni dei biancazzurri saranno ricordate come le migliori degli ultimi 20 anni.
La finale non avrebbe consentito l’accesso sicuro alla Lega Pro. L’esperienza del Cosenza insegna. La società ci proverà e se ci saranno i presupposti, il prossimo anno ci sarà l’occasione di rifarsi sul Savoia.
Magari ancora con Arena in campo.

IL RIGORE SBAGLIATO DA ARENA

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