Va avanti l’iter di costituzione del nuovo Libero Consorzio dei Comuni con il coinvolgimento di diversi comuni ricadenti nei confini delle ex province di Agrigento, Trapani e Palermo. Ieri si è svolta un’altra riunione tra sindaci del fronte occidentale della provincia agrigentina per approfondire i temi di natura tecnica e politica. La riunione si è svolta a Calamonaci, alla presenza dei rappresentanti istituzionali dei Comuni di Sciacca, Calamonaci, Caltabellotta, Burgio, Cianciana, Lucca Sicula, Cattolica Eraclea, Montallegro e Palazzo Adriano. È uno dei due incontri di zona concordati nel corso dell’assemblea che si è tenuta a Sciacca lo scorso 29 maggio. L’altra riunione si è già tenuta a Partanna il 3 giugno, con i sindaci del Belice.

“Le iniziative si susseguono senza sosta per rispettare tempi e modalità previste dalla legge regionale 8 del 24 marzo 2014 – dice il sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola –. Stiamo cercando di coinvolgere quante più realtà possibili, facenti parte di un territorio omogeneo, con comunità legate da interessi comuni. Nell’incontro di ieri a Calamonaci, è emersa una importante novità. Si sono presi contatti con i comuni del Patto dei Monti Sicani, alcuni dei quali fino a questo momento non erano stati coinvolti”.

Si è dunque nella fase operativa. Si stanno acquisendo le volontà ad aderire al nuovo Libero Consorzio dei Comuni tramite le delibere di Giunta comunale. Ogni esecutivo invierà poi la proposta ai rispettivi Consigli comunali chiamati a loro volta a deliberare l’adesione per far partire l’iter per l’indizione del referendum confermativo tra le popolazioni. In base al numero di delibere di Giunta si potrà capire se si riuscirà a raggiungere il numero minimo di abitanti previsto dalla legge (non inferiore a 180 mila) per staccarsi dagli attuali confini delle ex province. La legge prevede tempi stretti.