“In una Spa le quote azionarie hanno il loro peso. Fanno la differenza e vanno certamente rispettate. Ma la mia convinzione resta immutata: il Voltano va soppresso”. Proposta che il sindaco di Raffadali, Giacomo Di Benedetto, ha sottoposto all’esame dell’assemblea straordinaria dei soci, riunitasi qualche giorno fa proprio su sua precisa richiesta.
“Purtroppo i sindaci degli altri Comuni consorziati – spiega Di Benedetto – hanno deciso, haimé, di non appoggiare la mia posizione. Non hanno voluto mettere la parola fine sull’esistenza di questa società. Apprezzo invece la scelta, tant’è che mi sono astenuto, assunta sempre nel corso delle stessa seduta, di ridurre da tre a due i componenti del Cda. Mentre mi sono allontanato al momento della elezione dell’amministratore unico che mi auguro – precisa il sindaco di Raffadali – comprenda le ragioni della mia iniziativa e si muova di conseguenza. Mantenere in vita oggi il Voltano non ha alcuna ragione. Le finalità istituzionali, per cui fu costituita, le ha ormai esaurite. E’ diventata una struttura vuota, la cui azione non produce benefici a favore dei Comuni aderenti. Anzi, si limita solo a produrre costi, per i quali le Amministrazioni interessate rischiano di rispondere per danni all’erario. Prendo ovviamente atto che la mia proposta di abolizione del Voltano non ha trovato terreno fertile tra i miei colleghi – osserva ancora Di Benedetto – ma io andrò avanti nella mia battaglia. Lo farò attraverso un’altra strada, che ho già imboccato: quella interna alla mia Amministrazione. Sicuramente è più complessa, ma ci proveremo. Stiamo lavorando per la fuoriuscita del Comune di Raffadali dal Voltano” – conclude il sindaco di Benedetto.