Mentre il dibattito su Stamina e sul caso Vannoni ormai divampa sulla stampa nazionale, le cellule staminali e le neuroscienze ‘invadono’ il Liceo Scientifico ‘Leonardo’ di Agrigento durante un incontro promosso dalla stessa istituzione Scolastica, diretto dalla Preside Enza Ierna, molto attenta alla ricerca scientifica soprattutto per far conoscere agli studenti i nuovi traguardi della scienza in campo biomedico. E sui nuovi sentieri della biomedicina, nonché dell’impiego delle cellule staminali, nel campo terapeutico e sperimentale, ne ha parlato agli studenti delle Quinte liceali prof Enzo Di Natali, docente di Bioetica, autore di diverse opere sulla ricerca scientifica e sulle neuroscienze. Gli alunni della scuola, guidati dal prof. Marchica, già avevano acquisito una adeguata conoscenza e preparazione capace di comprendere le metodiche scientifiche presentate dal relatore, il quale si è soffermato soprattutto sulla complessità del sistema limbico del nostro cervello capace di ‘sfornare’ un milione di miliardi di connessioni sinaptiche, tanto che ha definito la corteccia cerebrale la realtà più complessa e più difficile da decifrare presente in tutto l’universo. E se è vero che, tramite il Progetto Genoma degli anni ’90, la ricerca è riuscita a conoscere le funzionalità elementari dei geni, del codice neurale sappiamo pochissimo se non proprio nulla. E se per un verso noi sappiamo come avvengono determinati fattori, per altro verso non sappiamo la causa principale, cioè il perché, e, forse, non la sapremo mai.
Inoltre, Enzo Di Natali ha illustrato i nuovi scenari su cui la ricerca scientifica a livello mondiale sta lavorando sia impiegando cellule staminali sia cercando di comprendere il contributo che le nuove discipline stanno per offrire alle neuroscienze, come ad esempio la neuroepigenetica.
L’incontro ha avuto lo scopo di sollecitare, anzitutto, la curiosità degli studenti sulla medicina del futuro. In programma sono in corso altri incontri.