Riceviamo e pubblichiamo

Gli studenti del corso di laurea in Servizio Sociale riuniti collegialmente, prendono atto con stupore e sdegno della delibera del C.d.A. del C.U.P.A. N° 01 del 24 gennaio 2014.

Stupore e sdegno per le modalità con cui il suddetto consiglio ha preso unilateralmente una decisione volta ad impoverire un territorio già di per se falcidiato da numerose problematiche. Stupore e sdegno perchè si tronca pedissequamente un corso di studi radicato nel territorio dal 1971 ed antesignano dell’intera offerta formativa del Polo didattico di Agrigento. Un corso di laurea che ha fornito anno dopo anno alla comunità operatori formati e specializzati nell’attivare e massimizzare le risorse, la cui presenza quindi dovrebbe esser considerata lapalissiana e scontata in un territorio già di per se povero a fronte anche dei sempre più consistenti tagli al Welfare ed alla spesa pubblica che rendono sempre più necessaria la presenza di figure esperte e creative, capaci di affrontare situazioni problematiche in condizioni economiche precarie. Tagliare il nostro corso inoltre non rappresenta una sconfitta solo per la comunità Agrigentina, ma anche per l’Italia intera, essendo Agrigento frontiera d’Europa e punto d’arrivo ogni anno di migliaia di persone in condizioni di disagio e povertà, su cui si dovrebbe considerare prioritario l’intervento di professionisti formatisi e specializzatisi nel territorio.

Per quanto suddetto, ed a fronte del bailamme mediatico susseguitosi alla pubblicazione della suddetta delibera, con voci incessanti di trasferimenti ed accorpamenti coatti di studenti verso la sede centrale, dichiariamo collegialmente che non accetteremo alcun provvedimento lesivo dei nostri diritti di cittadini e studenti, riservandoci quindi di adottare ogni mezzo previsto dalla legge a nostra tutela.

Dichiariamo inoltre la nostra totale adesione al corteo organizzato dall’associazione ‘Il Cambiamento’ e fissato per Sabato 8 Febbraio 2014 alle ore 09.00 , attivando parallelamente una petizione, online e cartacea, attraverso cui verrà demandata solidarietà e partecipazione all’intera comunità Agrigentina.