L’Avv. Alessandro Patti, consigliere comunale indipendente, nel corso di una conferenza stampa indetta presso l’ufficio di presidenza del consiglio comunale, ha provocatoriamente illustrato la relazione annuale sull’operato dell’Amministrazione Zambuto.
“I Sindaci – spiega Patti -, com’è noto, sono tenuti a relazionare annualmente in Consiglio comunale sul punto. L’amministrazione agrigentina, dice Patti, ad un anno e mezzo dalla sua elezione non l’ha ancora fatto perché non ha nulla di buono da raccontare. E’ inutile dire – afferma il consigliere -, che gli atti più importanti e capaci di incidere – nel bene e nel male – sulla qualità della vita della collettività, sono quelli che necessitano del vaglio del parlamento cittadino; tutto il resto è solo spicciola, comunissima ed ordinaria amministrazione. Orbene – prosegue Patti -, nel 2012 l’amministrazione Zambuto ha esordito chiamando in causa il Consiglio Comunale per avallare la devastante manovra finanziaria di aumento al massimo dei tributi locali. Da più fronti, e non solo da questa opposizione, erano venuti spunti e suggerimenti affinchè, quanto meno, si mitigasse la portata della mazzata sui cittadini. Ed invece il Sindaco Zambuto ha ritenuto di dover caricare il fardello della penosa condizione delle casse comunali sulle spalle dei soliti onesti contribuenti. Dopodichè, per di più annunziandoli trionfalisticamente alla stregua di “grandi opportunità”, questa Amministrazione ha soltanto chiesto al Consiglio di ricorrere ai prestiti, cioè all’ulteriore indebitamento, per far fronte a debiti da essa stessa creati: su tutti, il prestito da 10.290.000 Euro per sanare i debiti nei confronti dell’Ato Gesa, per lo più generati dalla totale assenza di lotta all’evasione e dall’esponenziale aumento della forza lavoro. Nel 2013 – dice Patti -, il trionfo del nulla: solo l’ennesima “grande opportunità”, costituita da un’altra anticipazione dalla Cassa Depositi e Prestiti per far fronte ad ulteriori 15 milioni di debiti sorti nel periodo 2007-2012. Per il resto, abbiamo trascorso i primi cinque mesi dell’anno ad assistere inermi allo spettacolo di un’Amministrazione impegnata ad affrontare uno dei principali problemi della nostra collettività: il mercato!
I restanti cinque mesi sono stati invece caratterizzati dall’inedita crociata di Zambuto nei confronti di Girgenti Acque, coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti: si veda ad esempio la restituzione al mittente, con tanto di impugnazione e probabile condanna del Comune di Agrigento, della famigerata “ordinanza delle 48 ore”.
A corredo di ciò, rimane l’allarmante dato secondo cui la Corte dei Conti non ha mai smesso di bacchettare l’Amministrazione Zambuto, attribuendo il suo fallimento ad una “inadeguata programmazione finanziaria”. Vale la pena di ricordare che il 9 settembre u.s. la Corte dei Conti ha notificato al Comune il provvedimento con cui ingiungeva, entro sessanta giorni (che andranno a scadere domani, 8 novembre p.v.), di adottare misure correttive al disastro economico-finanziario. Ebbene, cosa ha fatto l’Amministrazione per rispondere ai pesantissimi rilievi dei giudici contabili? L’ennesimo rimpasto!” conclude Patti.