Riceviamo e pubblichiamo
Nelle ultime settimane siamo venuti a conoscenza, da note pubbliche, del reale rischio di perdere 1 miliardo di euro, ad oggi non impegnati, per i quali invece la volontà sembrerebbe essere quella di reimpegnarli nei cosiddetti progetti in overbooking.
La parecchio travagliata misura 3.3.1.4, transitata dall’Assessorato al Turismo all’Assessorato alle attività produttive, ha suscitato uno straordinario interesse nell’imprenditoria siciliana, legata alla ricettività turistica, che intende rimettersi in gioco rinnovando l’interesse all’investimento e programmando una progettualità complessiva per oltre 250.000.000 di €uro.
I progetti istruiti positivamente hanno raggiunto il ragguardevole numero di 491, quelli finanziati sono stati 112 mentre quelli che, pur avendo superato il bando e che pertanto risultano immediatamente cantierabili, non sono rientrati tra i finanziati sono 379 per circa 240.000.000 di euro di cui almeno la metà direttamente finanziati dalle imprese ed il resto richiesti a contributo.
Tale sforzo progettuale dimostra il grande interesse dei privati nell’industria turistica che al momento risulta essere l’unica certamente non delocalizzabile ma soprattutto quella a più alto potenziale di sviluppo per l’elevatissima attrattività del brand Sicilia e per la naturale vocazione della nostra straordinaria isola.
La riqualificazione dell’offerta ricettiva, senza creare nuova cubatura ma sfruttando al meglio l’esistente, è il primo passo per adeguare in termini innovativi il nostro prodotto turistico rendendolo rispondente alle aspettative del mercato.
A questo riguardo, pertanto ed anche quale premialità per il grande sforzo che l’imprenditoria siciliana ha messo in campo per l’attivazione di questa straordinaria mole progettuale, si chiede l’utilizzo di circa il 12%, delle somme disponibili, per circa 120.000.000 di euro da utilizzare nel finanziamento a scorrimento della graduatoria, fino ad esaurimento di quelle dichiarate ammissibili, relativa al bando della linea d’intervento 3.3.1.4 del Po-Fesr 2007/2013 (Azioni per l’attivazione, la riqualificazione e l’ampliamento dell’offerta ricettiva locale e delle correlate attività di completamento, da realizzarsi nelle aree a vocazione turistica, mediante riconversione e/o riqualificazione del patrimonio immobiliare già esistente).
Un intervento di questo genere sancirebbe, finalmente ed in maniera definitiva, la scelta politico strategica della regione siciliana di investire sul turismo immettendo nel mercato una straordinaria iniezione di fiducia che certamente stimolerebbe la filiera turistica a fare ancora meglio.
Un ulteriore immediato intervento, per circa il 7% pari ad 70.000.000 di €uro e con azioni quasi immediatamente cantierabili con progettazione probabilmente già esistente e comunque con tempistica esecutiva molto veloce per la natura degli interventi, potrebbe essere legato alla elevazione della qualità della vita delle città siciliane interessate a flussi turistici. In questi comuni potrebbero essere finanziati
- il sistema dell’accessibilità, con particolare riguardo alla segnaletica turistica attualmente assolutamente inefficiente o quasi inesistente
- il sistema dell’arredo urbano con sistemi di accoglienza cittadina e verde pubblico
- il sistema dei Centri Commerciali Naturali location naturali, per relax e shopping, da parte dei turisti fruitori che oltre a vedere desiderano fare e soprattutto spendere
In questo modo si eleverebbe il livello di vivibilità dei residenti ed allo stesso momento, e con il medesimo investimento, si realizzerebbe anche un utile servizio ai turisti che per natura sono temporanei residenti delle medesime città.
Il 7% dei fondi, per complessivi 70.000.000 di €uro, potrebbe essere impegnato per sviluppare il segmento del Turismo Congressuale che risulta essere uno dei prodotti a più alta redditività e che certamente riesce a produrre flussi destagionalizzando. In questo settore si potrebbe realizzare un Contratto di Sviluppo o APQ finalizzati alla creazione e rafforzamento della rete regionale delle location congressuali con 2 grandi strutture, magari recuperando impianti esistenti dismessi e precedentemente usati da altri settori produttivi, da realizzare una a Palermo ed una nell’area di Catania-Taormina e rendendo poi fruibile, con una riorganizzazione di contesto, il Palacongressi di Agrigento di proprietà della regione. Questi tre poli, naturalmente vocati per storia ed ubicazione ad ospitare Congressi ed eventi, potrebbero divenire il primo tassello di un sistema regionale che guarda con interesse a turismo congressuale e degli eventi.
Infine il 7% dei fondi per circa 70.000.000 di €uro potrebbe essere impegnato per la rete dei Beni Culturali e delle Riserve Naturali che rappresentano il fiore all’occhiello della nostra offerta turistica ma che per disattenzioni e/o assenze programmatiche risultano essere quasi abbandonate a se stesse pur rimanendo il carro trainante dell’offerta turistica regionale e che rafforzato il sistema potrebbe determinare il definitivo decollo dell’industria turistica siciliana.
Con l’auspicio che la presente possa contribuire alle determinanti decisioni e scelte, che il governo regionale da Lei presieduto dovrà assumere per garantire un immediato sviluppo alla nostra terra, si resta in attesa di conoscere le sue valutazioni e si resta a disposizione per ogni ipotesi di tavolo parteneriale finalizzato alla più condivisa ipotesi di programmazione regionale.