Il capogruppo di Cantiere Popolare, Giovanni Civiltà, con una nota stampa interviene sull’abusivismo della Zona “A”.
La recente operazione condotta dal Corpo della Polizia Municipale di Agrigento rientra nell’ambito dei controlli del territorio, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati contro l’abusivismo edilizio ed ha ancora una volta evidenziato come ad Agrigento il fenomeno delle costruzioni abusive, in una zona sottoposta al vincolo archeologico, sia tutt’altro che sconfitto. La zona “A” –ricorda il consigliere Civiltà- è un’area su cui andrebbero concentrate energie e sforzi maggiori da parte delle Istituzione preposte alla tutela del patrimonio storico, archeologico e paesaggistico, al fine di garantire la salvaguardia di una ricchezza culturale, appartenente così come stabilito dall’Unesco già nel 1997, al Patrimonio mondiale dell’umanità (dei 962 siti l’Italia ne vanta 47). La Valle dei Templi di Agrigento è ritenuta, per complessità e vastità, tra le più belle ed importanti aree archeologiche del continente, seconda solo all’Acropoli di Atene; la sua superficie, si ricorda, fa del parco archeologico di Agrigento con i suoi 1200 ha circa quello in assoluto più grande al mondo. I resti dei magnifici templi dorici che dominano la Città antica ne testimoniano la supremazia e fierezza. L’area della Valle dei Templi a tratti impervia e irraggiungibile è troppo vasta sfuggendo, nonostante lo sforzo encomiabile del Corpo della Polizia Municipale (guidato dal Dott. Cosimo Antonica), al controllo degli agenti in un numero al momento troppo esiguo per poter monitorare attentamente il fenomeno dell’abusivismo. Oggi, di fronte a questa imbarazzante situazione, non degna di una Città turistica, ci chiediamo: dov’è il Sindaco Zambuto? Cosa fa per potenziare la sezione antiabusivismo? Per reprimere e scoraggiare quanti volessero continuare a “sfregiare”, in barba a tutte le rigide norme a difesa del capitale archeologico e naturalistico, quel paesaggio e patrimonio che i Greci a partire dalla prima metà del VI sec. a.C. ci hanno consegnato lasciandolo ai romani, bizantini, arabi ecc. ecc., sarebbe opportuno istituire tramite il coordinamento della Prefettura un gruppo interforze composto da uomini appartenenti al Corpo dell’Arma dei Carabinieri, al Corpo della Guardia Forestale e uomini del locale Corpo della Polizia Municipale di Agrigento. Solo un’azione forte e decisa da parte delle forze dell’ordine potrà impedire il reitero di ciò che le generazione passate (con la realizzazione dei tolli nella parte alta della collina) hanno lasciato come squallida eredità alle generazioni future.